GianniArshavin 6½ / 10 22/04/2014 20:24:53 » Rispondi Classico j-horror firmato Hideo Nakata che contiene tutti gli stilemi tipici di questo sottogenere. Dark water è la storia di una giovane donna fresca di divorzio che lotta per ottenere la custodia della figlia di sei anni e che decide , per contenere le spese, di trasferirsi in un fatiscente condominio di periferia. Proprio i contenuti drammatici , l'atmosfera e l'ambientazione sono i punto forti di questo lavoro di Nakata. L'introspezione psicologica della protagonista è davvero notevole e questo ci renderà familiare fin da subito il suo personaggio e i suoi problemi. Tutta la fase dedicata al rapporto madre/figlia e alla personalità della donna risulta ben elaborata e parecchio sopra la media del genere. Come detto l'atmosfera e l'ambientazione sono davvero indovinate e sono i migliori elementi orrorifici del prodotto; il fabbricato che ospita la vicenda è spettrale e lugubre e l'atmosfera straniante e cupa che avvolge il tutto rende inquietante ogni inquadratura fra i corridoi e gli appartamenti del complesso. Purtroppo questi due elementi rappresentano gli unici spunti horror del titolo , visto che per il resto la storia è fin troppo scontata ed anche le apparizioni del fantasma nella maggior parte dei casi appaiono parecchio telefonate. Nakata quindi realizza un buon lavoro , superiore a mio parere al precedente e più famoso "Ringu", che sfortunatamente paga per quanto riguarda il villain, fattore ovviamente importante ma che non pregiudica totalmente la riuscita di un prodotto che rinuncia a sangue e spaventi in favore di introspezione e atmosfera.