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DARK WATER (2002) regia di Hideo Nakata

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Tumassa84     7 / 10  20/09/2012 07:39:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto bello questo J-Horror firmato Nakata Hideo, non tanto per gli elementi più inerenti al genere, che comunque sono ben fatti e in più di un momento fanno correre freddi brividi sulla schiena dello spettatore, quanto per la dimensione sociale del film che ne decreta una certa autorialità e profondità a livello tematico.

Al centro di questa dimensione sociale vi è la disgregazione della famiglia nella società contemporanea (giapponese). Già la prima scena ci presenta una coppia divorziata che si contende la piccola figlia a suon di avvocati e bassezze (come quelle del marito che fa sapere tutte le debolezze e i problemi passati della ex-moglie; e la pedinare per poter utilizzare ogni più piccolo episodio controverso). E quello del divorzio dei genitori e della solitudine diventa il vero legame tra i tre personaggi femminili principali della storia: Ikuko, la madre Yoshimi e la bambina scomparsa. Tale legame è evidenziato dal comune destino di essere spesso lasciate sole all'asilo, ultime rimaste senza che nessuno le venga a prendere fino a ora tarda. Ed è proprio uno di questi giorni che la bambina scomparsa va a ficcarsi nei guai, cadendo poi nella cisterna d'acqua dove rimane annegata: è chiaro che con una famiglia presente vicino che avesse fatto il suo dovere la tragedia non sarebbe mai accaduta.

Ciò che colpisce, inoltre, è che a conti fatti questa volta lo spirito della bambina non è mosso dal rancore, come di solito capita, ma dalla domanda di amore materno, che le era stato negato in vita. E' molto toccante infatti il momento in cui la presa intorno al collo di Yoshimi si allenta per trasformarsi quasi in un abbraccio quando lei le dice "sì, sono tua madre". Come capita poi spesso nei film di Nakata, lo spirito non riceve piena consolazione e rimane incapace di andare in pace nell'aldilà: è necessario infatti il sacrificio eterno di Yoshimi, che decide di rimanere anche dopo la morte per sempre insieme a quella bambina che, proprio come lei, non aveva potuto conoscere l'affetto materno e di soddisfare la sua infinita domanda d'amore.