Vlad Utosh 9 / 10 27/02/2015 18:03:17 » Rispondi Rispetto al precedente "Vampire hunter d" questo "Bloodlust" è caratterizzato da una sceneggiatura più corposa e maggiormente ricca di spunti di riflessione. L'azione è cospicua e di qualità, nondimeno la componente umana è ben presente e trasuda da diversi personaggi: a partire da D, sempre enigmatico ma di buon cuore, fino a Meier, un vampiro frainteso dall'indole romantica, consapevole della sua dannazione e della sofferenza che essa porta. Graficamente eccellente, con ottimi scenari degradati e gotici (imponente il castello di Carmilla, personaggio ispirato alla sanguinaria Bathory); come nell'anime precedente, è presente il connubio tra elementi antichi e tecnologici – ne è l'emblema il razzo/fortilizio
quest'ultima, che in diverse occasioni toglie le castagne dal fuoco in situazioni pericolose per il vampire hunter, è un parassita in grado di aspirare lo spirito dei vampiri
Vampire hunter D bloodlust è tra i migliori lavori di Yoshiaki Kawajiri, qui capace di unire alla perfezione spettacolarità, sentimento e temi su cui meditare.