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LE COLLINE HANNO GLI OCCHI regia di Alexandre Aja

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Requiem     5 / 10  01/09/2006 20:25:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Passabile per gli appassionati dei classici del genere.
Ma la domanda sorge spontanea: l'utilità?
Aja, che aveva fatto vedere di essere appassionatissimo di horror nel precedente "Alta tensione", rifà il classico di Craven, senza l'ironia dell'originale e con + sangue. Ma il suo lavoro si ferma qui, Aja non ha ambizioni, e non inventa assolutamente nulla.
L'unica cosa nuova sono le creature deformi, per via degli esperimenti atomici (che poi assomigliano a quelli del + recente "Wrong Turn").

Ma nel complesso è un film di cui nessuno sentiva il bisogno. Craven aveva visto nel francese un po' di talento, e non aveva tutti i torti. Ma il risultato è comunque insipido e deludente, il regista vorrebbe accontentare tutti, gli spettatori giovincelli di oggi e i fanatici del film di Craven. Ma alla fine delude tutti.
E il fatto che uno dei pazzi dell'originale, il famoso Michael Barryman è comparso recentemente nel bellissimo "The devil's Rejects" di Rob Zombie e non nel remake di "Le colline hanno gli occhi", la dice lunga sull'inutilità di questo film.
Harpo  01/09/2006 20:47:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e io che avevo anche riposto un po' di fiducia in questa pellicola. ormai, a parte romero, di bravi registi occidentali che facciano film dell'horror nn ce ne più!
Harpo  01/09/2006 20:50:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
... a parte romero... e carpenter. me ne ero scordato
Invia una mail all'autore del commento goat  01/09/2006 21:02:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
purtroppo non tutti sono dei romero o dei carpenter...aja in occidente è fra i più promettenti emergenti senza ombra di dubbio e,ne sono certo,vedrai cosà farà quando gli metteranno per le mani una sceneggiatura con le palle.

Requiem  04/09/2006 20:20:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello ormai si è già trasferito in America in mano alle grosse produzioni.....

Di Europei nel genere Neil Marshall mi convince.
Invia una mail all'autore del commento goat  01/09/2006 21:11:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non sono molto d'accordo.
innanzitutto riguardo all'utilità. qui non siamo in presenza di un the ring fatto un paio di anni dopo. il film va per i trent'anni. ciò non giustifica un remake (assolutamente) ma ammetterai che ci può stare.
dici che aja non inventa nulla. secondo me invece,mantenendo la trama simile all'opera di craven,ne stravolge l'aria che si respira. partendo da un film grottesco e,perchè no,in parte leggerino e simpatico,tira fuori un'opera gretta e violentissima,in cui le scenografie sono più partecipi all'economia del film e la tensione è di gran lunga superiore.
infine,per me solo pluto ricorda vagamente uno dei mostri di wrong turn. gli altri (carrozzella e co.) li ho trovati originalissimi.
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  20/07/2008 16:17:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ammazza, vedo che stavolta hai anche messo 5, Requiem. Stai migliorando.
Stewie  03/09/2006 16:27:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma che centra l'utilità scusa??bah....
Requiem  04/09/2006 20:18:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come cosa centra?????

Aja non inventa nulla. Fa un remake, cercando esclusimanete di accontentare tutti, fan del genere, e spettatori di oggi che non sanno neanche che è un remake. E aggiunge molto + sangue rispetto all'originale.
E' un po' meglio degli altri remake perchè questo Aja, non è un pessimo regista. Ma il suo precedente "Alta tensione" è molto meglio.
Dark0  07/09/2006 02:25:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non posso non intervenire in questa discussione.
Dire che il film di Craven è unn classico dell'horror ci può stare ma negli anni 70 il parametro di paragone era "Non aprite quella porta" e, mi dispiace, ma tra classici, chi perde è Craven.
Non è vero per niente che Aja non inventa.
Aja inventa eccome. E dove lo fa, ci riesce bene.
Tutta la parte del villaggio con i manichini (roba davvero surreale e spettrale) se l'inventa di sana pianta e fa arrivare il messaggio di denuncia originale sulle sperimentazioni nucleari molto più efficacemente rispetto all'idea di Craven.
Non dimenticate anche la scena del "cimitero delle macchine" (con un omaggio al vecchio camper del film del 77) e i successivi campi lunghi che fanno vedere il deserto costellato di crateri.

Craven aveva avuto un'ottima idea ma l'invettiva/critica contro gli esperimenti nucleari traspariva davvero poco. Lì dove Craven non è riuscito è riuscito perfettamente Aja. Inserendo scene (i ritagli di giornale esplicativi, la prima parte dei titoli di testa con i fotogrammi dei "deformi", le due scene citate precedentemente) che fanno davvero pensare a quello che è successo per anni nel new mexico e alla conseguenze che ha portato.

Poi Aja sbaglia.
Sbaglia perchè rende eroe il "democratico bestializzato", ovvero colui che non impugna le armi, colui che è pacifista ma che una situazione estrema porta alla barbarie.

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Alla fine del film di Craven, l'ultimo fotogramma si tingeva di rosso, come per dire che la regressione dell'americano medio non può che concludersi nel sangue... e invece qui?
Qui con musiche gloriose di sottofondo, i sopravvissuti sono proclamati vincitori. Errore. Errore grave.
E' un gioco a perdere. Questo era il messaggio che traspariva dal primo film. Qui invece questo messaggio è stato stravolto a vantaggio di un finale buonista che non serve a niente.

Peccato.

D'
Invia una mail all'autore del commento SBATAKKIAKIAPPE  02/09/2006 00:23:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai detto nonsense: immagino che fare un film horror abbia in primis un'utilità"utilitaristica" e cioè incassare al botteghino il piu' possibile.
Non puoi dire dove sta l'utilità di tirar fuori le colline hanno gli okki: ti posso dar ragione se mi dici perchè tediarci con il secondo episodio di house of the dead, oppure perchè devastarci con il sequel russo di "i guardiani della notte" ma con le colline no, scusa, è un film godibile e almeno da 7.
Invia una mail all'autore del commento testadilatta  02/09/2006 07:06:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma cosa stai dicendo???
Sono i 2 seguiti che sto aspettando con più ansia!!!!!!!!!!!!!!!!!
Soprtattutto i Guardiani.... dio ci salvi dal cinema russo e dall'addetto/a al casting...
In più non capisco perchè nessuno decide di girare il seguito di Adama & Evil!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Invia una mail all'autore del commento SBATAKKIAKIAPPE  03/09/2006 13:07:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io sto aspettando il seguito di undead, la figura del pescatore alla sampei mi fa scorrere l'adrenalina nel sangue. E' un must oramai.
Invia una mail all'autore del commento testadilatta  02/09/2006 07:03:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rispetto la tua opinione ma non sono d'accordo.
Secondo me tu parti da un presupposto sbagliato, e cioè considerare l'originale di Craven un "classico", quando invece come dice goat è stato un film leggerino a tratti anche noioso.
Requiem  02/09/2006 09:28:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi è sempre piaciuto l'originale, anche se non è il migliore di Craven. Il paragone con il capolavoro di Tobe Hooper "Non aprite quella porta " non esiste neanche lontanamente. Ma non si può negare che "Le colline hanno gli occhi " sia diventato un film di culto per intere generazioni, con il film di Hooper è in assoluto uno degli horror + imitati di sempre. Il film di Craven, in cui un gruppo di mutanti mandava in frantumi la famiglia "modello" americana, era bello perchè mescolava sapientemente violenza e atmosfere malate, con una grandissima dose di ironia.

Aja si preoccupa di ricreare le atmosfere dei '70, aggiornandole al digitale, lo depura dall'ironia che Craven spesso utilizzava per stemperare (sempre difficilmente comprensibile dal pubblico giovanile di oggi), si tiene lontano da ogni possibile implicazione e invece si preoccupa più che altro di versare + sangue possibile.
Non inventa niente. D'accordo è meglio "le colline hanno gli occhi", di kazzate tipo "L'alba dei morti viventi" e altri remake idioti.
Però anche di questo non se ne sentiva il bisogno. Cioè l'ha già fatto Craven, e meglio, che senso ha rifarlo, senza niente di nuovo, a parte la storia delle radiazioni?
La risposta è nessuna. Si poteva partire da quello spunto per fare altro, e invece c'è la solita mattanza che ripropone una situazione 1000 volte già vista e ripresa anche da un'altro film.
Invia una mail all'autore del commento testadilatta  08/09/2006 12:44:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'originale delle Colline... non è assolutamente diventato un cult per INTERE generazioni. E' qua che ti sbagli. NON APRITE QUELLA PORTA sì!
Che ti sia piaciuto lo capisco ma dalle tue parole sembra uno di quei CULT che tutti conoscono e idolatrano... Così non è.
Satyr  02/09/2006 14:20:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film di Craven e'un classico da cui centinaia di registi hanno puntualmente preso inspirazione....come gia'detto in un'altra discussione,sulle idee di gente come Craven il genere horror rielabora situzioni da circa 30 anni....ora far passare Le Colline Hanno Gli Occhi per film leggerino e a tratti noioso mi pare un tantino esagerato,almeno per l'importanza storica che questo cult detiene.