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SUPERMAN RETURNS regia di Bryan Singer

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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman     8½ / 10  25/08/2013 13:24:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra i Superman targati Donner,e il re boot firmato Snyder(e attendiamo il prossimo Superman vs.Batman,titolo provvisorio),era apparso il prodotto di Singer sulle nostre sale,fuori tempo massimo con lo stile di regia e una fotografia smaccatamente retrò per molti.

Invece l'ho rivalutato.Singer si appassionò così tanto ai primi due Superman con l'accoppiata vincente Donner-Reeve che si mise d'impegno per tirar fuori dal cilindro un valido seguito a distanza di anni,assieme a degli sceneggiatori capaci di tratteggiare l'aspetto psicologico di un potente supereroe,tra i più potenti sottolineamo.
Un Uomo D'Acciaio emarginato,realmente incapace di stare al mondo,un outsider che si rifugia nello spazio profondo perchè il pianeta Terra cerca di fare a meno di lui.Un paio di sequenze evocative con un Brandon Routh nella sua prova autoriale migliore(decisamente),risaltano la coscienza fragile di una figura così importante.

Lui è venerato come un Dio,ma lui non gioca a fare Dio.Lui cerca il sostegno di una civiltà che ancora non è riuscita a decifrare,ha voluto viaggiare anni luce verso il suo pianeta natale per magari ritrovare la sua infanzia,perduta in un mondo che non gli apparteneva.
È così la sceneggiatura assieme a Superman tentenna,ma lo fa volutamente.Perchè lui non riesce ad affrontare i problemi di tutti i giorni con una conversazione vera e propria,neanche di fronte alla sua compagna di sempre Lois Lane.Non riesce a dialogare,si percepisce tutto il suo"essere alieno".
Esalta i suoi poteri,utilizza un mezzo più diretto per essere accolto nel migliore dei modi dalla comunità che lo circonda.

Superman Returns vanta di un apporto scenografico e di effetti speciali maestosi che tratteggiano ulteriormente un personaggio Dc mai così stratificato,mai così ammantato da un'aura scura e tenebrosa.Prima della trilogia di Batman(ricordiamo che Nolan ci ha impiegato tre film per definire al meglio la figura di Bruce Wayne/Uomo Pipistrello),Bryan Singer in 165 minuti di film riesce a prendere in esame il supereroe più famoso e il suo acerrimo rivale(come non citare la sorpresa di questo film,un Kevin Spacey ispiratissimo,uno scacchiere spietato con mosse calcolate),e a porre un tono epico e drammatico da una parte per una versione inedita di Superman,e un copione preparato a DOC per un Lex Luthor per ora inarrivabile.

Il loro incontro-scontro raggiunge picchi di pathos da far venire i brividi.Non mi dite che trasmette più emozioni l'ultima mezz'ora del reboot...non sono affermazioni da dire apertamente in questo sito.

La direzione di Singer é eccezionale:languida e allo stesso tempo solenne,energica con straordinarie scene d'azione ma sa come decelerare per analizzare i personaggi presentati nel film.Contornata da una colonna sonora con variazioni del tema cult di John Williams,il matrimonio perfetto fra sostanza e quadro visivo si impone senza limiti ed esplode davanti ad uno spettatore/fan più attento e riflessivo.

Superman Returns è un cinecomic di notevole fattura,sottovalutato e,messo a confronto con L'Uomo D'Acciaio di Snyder,un colosso imponente degno di essere considerato un degno seguito(o capitolo finale perchè no) di una trilogia assieme ai primi due film di Donner.

Recensione dal vostro tnx di fiducia.