SUPERMAN RETURNS regia di Bryan Singer

Kal-El     10 / 10  22/04/2007 09:20:16 » Rispondi
Voto 10 per due ragioni. La prima è che questo è in assoluto il film più poetico, malinconico, commovente e pienamente in linea con la metafora rappresentata dal personaggio che io abbia mai visto fra i comic movie. La seconda è che almeno in parte risollevato il voto complessivo di un film immeritatamente e aspramente criticato oltre misura, con voti a mio modesto parere insulsi.
Nondimeno posso comprendere tali voti. 'Superman Returns' non è un film per le masse, non è un blockbuster. Come qualcuno ha anticipato prima di me, è un film per delle élite di lettori, di sognatori, ed è la migliore pellicola mai realizzata ispirata a questo eroe. Superman è un personaggio che devi sentire dentro di te, che deve emozionarti sottopelle.
Questo film mette in luce la solitudine di un uomo che è anche un Dio. La sua figura messianica non si discute, è realizzata in maniera magistrale, così come la sofferenza che tale ruolo comporta.
Siegel e Shuster, ebrei e creatori di Superman, hanno voluto ricreare il Messia in un fumetto, peraltro dandogli un nome ebraico che richiamasse alla sua funzione (Kal-El=Voce del Cielo).
Ma mai come ora mi rendo conto che un personaggio come Supes si qualifica assolutamente come personaggio di nicchia, non è semplice comprendere i meccanismi alla sua base. Serve un modo analogo di percepire la vita, una sensibilità particolare che ti spinga a scandagliare a fondo il personaggio, oltre la tutina rossa e blu. Non sto dicendo che chi odia Supes è un insensibile, eh? Solo che ha una sensibilità di tipo diverso.
Superman da decenni rappresenta all'interno dei comics speranza, umanità, sacrificio, compassione. Che le sue azioni non portino a nulla, che l'umanità non apprenda dal suo esempio, fa anche questo parte del messaggio messianico di fondo. Voglio dire, anche nella realtà, purtroppo nel nome delle religioni sono state commesse le peggiori nefandezze, e solo pochi hanno davvero seguito un esempio giusto.
Quindi perché rimproverare di inefficienza il latore di un messaggio d'amore, invece che rimproverare l'aridità dell'animo di chi questo messaggio non ha saputo cogliere? Nelle gesta di Kal-El io rivedo gli stessi intenti d'amore e fratellanza di quest'uomo di 2000 anni fa, e rivedo le stesse frustrazioni. Rivedo la difficoltà di farsi comprendere dagli uomini, rivedo il suo amore smisurato per il mondo, vessato dagli interessi terreni. Rivedo il suo rispetto per la vita, e per il libero arbitrio degli uomini. Superman potrebbe sterminare come formiche intere porzioni di globo, se volesse. Come una irrefrenabile bomba atomica a ripetizione potrebbe distruggere tutti gli eserciti che vessano la terra, tutti i ladri, potrebbe trucidare Luthor. Ma avrebbe fallito... suo compito non è ripulire, né comandare. E' insegnare...
In questo film ho visto per la prima volta in vita mia il Superman malinconico, triste, frustrato dal non riuscire a dare la felicità agli uomini nonostante tutti i suoi poteri, e al tempo stesso infelice in prima persona per non poter vivere come uno di loro. Malinconico e poetico. Commuove quando prende atto che non è suo diritto interferire nella storia degli uomini, nemmeno in quella della donna che ama e che vorrebbe sua.
Potrebbe riaverla con uno schiocco di dita, ma lascia che sia la vita a fare il suo corso.
Mi piace pensare che questo film si colleghi direttamente al secondo di Donner, il che spiegherebbe quel che succede a Lois così come la presenza di suo figlio. E al contempo annullerebbe l'esistenza degli ingurardabili 3 e 4.


SPOILER