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ALLIGATOR regia di Lewis Teague

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  15/07/2013 11:17:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mai scaricare giù per il cesso dei cuccioli di alligatore, la tradizione americana insegna che questi possono crescere a dismisura raggiungendo dimensioni mostruose nonostante un vita passata tra le condotte fognarie. In "Alligator" la bestia si alimenta per mezzo di carcasse canine smaltite senza cautela da un laboratorio di ingegneria genetica, la dieta a furia di ormoni provoca così uno sviluppo anomalo con ovvi problemi nell'avere sotto piedi e sedere una sorta di moderno dinosauro di continuo affamato.
Tipico b-movie annoverabile nel filone dell'eco-horror tanto in voga negli anni '70/'80, "Alligator" è un film simpatico con il suo onesto messaggino pro ambiente, sicuramente banalotto ma evidenziato a caratteri cubitali che diventa escamotage per fornire una versione de "Lo squalo" (molto più di una semplice citazione) in versione urbana.
Lewis Teague mostra di essere un buon artigiano e se la cava con il poco che ha. Gli effetti speciali funzionano per quanto modesti, inoltre la storia ha ritmo e può vantare qualche scena ben ideata. La belva scatenata durante il matrimonio è il momento top, anche se in generale l'apparizione in città del lucertolone pur ballando sul filo del demenziale regala momenti di rustico piacere cinematografico.
Del cast fa parte Henry Silva, habituè di molte produzioni italiane dell'epoca (soprattutto poliziotteschi) come al solito inespressivo e in un ruolo sgradevole.