kastaldi 7 / 10 18/08/2011 00:17:21 » Rispondi Sono capitato su Aftermath quasi per caso, credo spinto dalla noia di un genere che io amo ma che mi sorprende sempre meno. In 30 minuti si scende nell'abisso della perversione umana, passando dalla fredda meccanicità di uno "sporco" lavoro (autopsia) alla sublimazione di un desiderio nascosto e proibito (necrofilia), trattato con bravura da Nacho Cerdà. La cosa che mi ha lasciato più perplesso di tutte ? L'assoluta aura di normalità e asetticità che permea il cortometraggio mentre si compie questo insano gesto, per culminare nel finale in cui mi sarei sicuramente aspettato di vedere una famiglia tipo Mulino Bianco. Tutto tragicamente simile a certe vicende da TG... Adesso mi vedrò sicuramente gli altri due capitoli della trilogia. E se non l'avete notato...