PAGANINI HORROR regia di Luigi Cozzi

Non succede niente per tutto il film, girano per le stanze a caso urlando e chiamandosi per tutto il tempo;
alla prima scena accoltellano un divano;
i vestiti assurdi delle tipe (una vestita da Tropicana);
Luana Ravegnini con il nome sbagliato nei titoli di testa (Ravagnini);
tutte le riprese le han fatte alle 2 del pomeriggio e poi gli han messo il filtro blu per farle sembrare di notte;
la barriera invisibile (un vetro premuto sulla faccia di Lavinia);
i fulmini disegnati con l’uniposca;
Elena con la carne sciolta (fatta con lo sciroppo di amarena);
Paganini che mette Kate nel forno portatile alla fine... Ma arriva l’alba e tutto svanisce!;
il violino dorato con la lama dentro;
battute ai minimi storici come “Spirito del male... Io ti detesto!” (questa succeduta da un alquanto piacevole e stracomico urlo orgasmico) o “Forze del male ritornate da dove siete venute, andatevene!... One, two, one two three...“.