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GRAN BOLLITO regia di Mauro Bolognini

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  09/10/2006 21:04:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A Correggio. sorta di Twin Peaks emiliana dall'aspetto fosco e dai referenti letterari post-moderni (Tondelli) e musicali (Ligabue), la piazza principale è dedicata alla Cianciulli, la "saponificatrice" .
Veramente un modo strano di celebrare una concittadina tanto ehm anomala, una che oggi potrebbe entrare in un'ipotetica galleria degli orrori dei psycho-killers del novecento italiani, insieme al caso di Alleghe, Donato Bilancia o Roberto Succo, il mostro di Firenze e tutti questi allegri (?) "mostri che abbiamo dentro" (cfr. Gaber) della nostra storia.

C'è da chiedersi come mai nessuno abbia ancora commentato questo film: non solo è stato programmato parecchio in tv, ma rimane una pietra miliare del cinema italiano, uno dei piu' grandi esempi di cinema grottesco della storia, e sicuramente il vertice registico del buon Bolognini (superiore forse persino al lodato "il bell'Antonio").
La Winters tratteggia con perfidia e umorismo nero un personaggio diabolico, quasi costringendo lo spettatore a parteggiare per lei (l'effetto è lo stesso di un film di Waters, "la signora ammazzatutti") , o quantomeno a condividere (non giustificare eh) la sua follia.
Film indimenticabile, tanto esilarante quanto agghiacciante, con una splendida rievocazione ambientale (da sempre uno dei pregi formali di Bolognini) e una serie di gustose caratterizzazioni, a cominciare dal Pozzetto "en travesti" e dal peculiare Won Sydow, reduce dagli "esorcisti2 con Franklin