GianniArshavin 5½ / 10 06/08/2014 13:01:48 » Rispondi Uno degli apripista del filone J-horror fu "Kairo" di Kurosawa , titolo da molti considerato un caposaldo del genere. In questa pellicola del regista nipponico abbiamo molte caratteristiche ricorrenti del genere , ma fortunatamente il cineasta nipponico riesce ad evitare i cliché (fantasmi dai capelli corvini ecc) scrivendo e dirigendo una storia alquanto originale. La trama infatti vede un ipotetico contatto fra il mondo dei vivi e quello dei morti tramite la rete , un mezzo che nel periodo d'uscita del film non era ancora cosi diffuso come oggi. L'input di base serve a Kurosawa per trattare argomenti cari al cinema orientale , come il rapporto con la tecnologia e l'aldilà, la solitudine , la depressione e il suicidio. Le tematiche appena citate vengono affrontate con sensibilità ma purtroppo questa buona componente drammatica schiaccia non poco quella horror , ridotta quindi ad un blando contorno. Infatti al di la di un'atmosfera cupa e opprimente , "Kairo" non spaventa ed anzi alla lunga diventa ripetitivo nelle svariate apparizioni a cui assistiamo. Il regista si impegna e cerca di trovare il giusto compromesso fra contenuti e spaventi , ma la tensione latita ed un ritmo molto pesante incide ancor più negativamente sul risultato conclusivo. La durata è bella impegnativa e le ritmiche macchinose possono influenzare un po la visione , malgrado come detto il film abbia i suoi aspetti positivi. Ricapitolando una discreta opera , carente per certi versi e buona per altri , in un mix un po insipido di dramma e orrore.