caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

HEIMAT 2 - CRONACA DI UNA GIOVINEZZA regia di Edgar Reitz

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     10 / 10  21/10/2011 17:31:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che tentare di scrivere un commento di getto per ogni episodio (o capitolo) del secondo Heimat sia inutile: troppo lungo per essere un semplice commento,mi piacerebbe invece approfondire ancora di più questo capolavoro e scrivere una recensione dettagliata per (tentare) di rendergli giustizia.
Perché davvero ci troviamo di fronte a qualcosa di immenso.

Heimat era un capolavoro,questo Heimat 2 è qualcosa di più e mi stupisco di come addirittura in Germania non abbia nemmeno replicato il successo del primo.
Certo qui non ci si addentra più nella storia della Germania dagli anni '20 agli '80 ma in un "semplice" decennio,dal 1960 al 1970. Certo la storia tedesca è imprescindibile ma rimane sullo sfondo perché i protagonisti sono giovani artisti innamorati della vita e della loro arte che vivono,muoiono,odiano,gioiscono...il tutto amalgamato alla perfezione da Reitz,capace di renderci i personaggi quanto di più vivo sia mai stato visto sullo schermo.
Alla fine sembrava strano anche a me di dovermi separare da Hermann,Clarissa,Volker,Alex,Helga,Stefan,Renate,Evelyne,Olga,Rob,Juan,la signora Cerphal... dopo 25 ore ne vorresti ancora,e questo è qualcosa di straordinario.
ed è qualcosa di incredibile anche quello che ha fatto questo regista: essere riuscito a creare un opera tanto complessa e stratificata (25 ore e tredici episodi),dallo stile non proprio direttamente accessibile ma invece dal ritmo dilatato eppure così significativo,con parole mai banali, con attori grandiosi,con una musica sperimentale geniale di Mamangakis;
un'opera che parla intensamente di Germania,che è essenzialmente tedesca ma di cui tutti possono capire il messaggio universale e senza compromessi. Tra Arte e Vita,Vita e Morte,Morte e Amore,e ancora in tondo senza via di uscita. Fino all'Attesa finale.

Non mi vergogno a dirlo: questa meraviglia mi ha arricchito dentro.