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IL GOLEM regia di Paul Wegener

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Signor K.     8½ / 10  10/12/2014 21:27:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'evoluzione verso l'espressionismo.

"Der Golem" è il secondo grande film (il primo è "Der Student von Prag" del 1913) con cui il cinema tedesco prepara l'esplosione dell'espressionismo vero e proprio. Partiamo subito dicendo che questo Golem, prodotto con il titolo "Golem. Wie er in die Welt kam", è uno dei vari rifacimenti (tutti curati da Wegener) del primo Golem, quello andato perduto del 1914 (ce ne sono rimasti pochissimi frammenti). Alla regia, come già accennato, troviamo proprio il protagonista di "Der Student von Prag", Paul Wegener, rimasto estasiato dalla sua prima esperienza con il cinema e deciso ad approfondire e sviluppare quest'arte. Dice Wegener: "Le possibilità misteriose della macchina da presa hanno stimolato la mia immaginazione. L'obiettivo percepisce meglio dell'occhio umano. Bisogna, al cinema, essere ancora più discreti che al Kammerspiele di Max Reinhard". E ancora: "La tecnica del film deve influire sulla scelta del contenuto. Immagino un'arte cinematografica che, come la musica, operi con toni e ritmi. Con superfici mobili sulle quali giochino degli avvenimenti, in parte ancora legati alla natura, in parte già al di là delle linee e delle forme reali".

Per continuare l'analisi del film ho deciso di dividere il commento in due parti:
1 – Versione 1914 (antecedente all'espressionismo)
2 – Versione 1920 (esplosione dell'espressionismo) + conclusioni

1 – Versione 1914

La storia si svolge a Praga, dove il rabbino Loew crea un gigante d'argilla (leggetevi qualche pagina internet sulla leggenda del Golem) che prende vita grazie a una formula magica posta sul cuore. Nella sinagoga, durante i lavori per lo scavo di un pozzo, alcuni operai scoprono la statua e la portano da un antiquario, l'antiquario trova un manuale di cabalistica e riesce a compiere il miracolo di dare vita al Golem per asservirlo al suo volere.
In seguito a questa prima trasformazione, ecco che ne avviene un'altra, ma questa volta per volontà del Golem stesso, il quale scopre di avere dei sentimenti umani e s'innamora della figlia del padrone. Ovviamente la ragazza fugge via, e il Golem, triste e arrabbiato dopo la presa di coscienza della solitudine a cui è condannato, la insegue per la città, distruggendo ogni ostacolo che trova sulla sua strada.
Il film si conclude con il Golem che cade da una torre e va in frantumi.
Ecco che, come già abbiamo visto in "Der Student von Prag" (leggi commento), il tema del conflitto interiore ritorna prepotentemente.

2 – Versione 1920 + conclusioni

L'opera in questione si discosta nello sviluppo dalla prima e ha un finale differente. In questa versione, fedelmente alla leggenda, il Golem viene creato per difendere la comunità del ghetto (aiuta il rabbino, grazie a un'azione eroica, convincendo l'imperatore a non cacciarli dalla città). Nella parte conclusiva il Golem sfugge al controllo e appicca un grosso incendio nel ghetto. Una volta fuori dalle mura della comunità, viene "disattivato", casualmente, da una bambina.
Non gli do un voto più alto perché in questa versione non viene riservato, a mio avviso, lo spazio adeguato e la giusta importanza all'"umanizzazione" del Golem - ricordo giusto la malinconica scena della rosa - e il finale è un po' deludente (seppur simpatico); l'epilogo della versione originale doveva essere sicuramente più interessante e anche potente dal punto di vista visivo.
Da segnalare le sequenze dell'evocazione di Astaroth, la nuvola di fumo dentro la quale il rabbino mostra la storia del proprio popolo all'imperatore e quelle in cui vediamo il Golem a spasso per i vicoli della città. Davvero stupende le ambientazioni liberty disegnate dall'architetto Hans Poelzig che fanno pensare a un paesaggio fantastico anch'esso, come il Golem, d'argilla.
Un utente qui sotto ha fatto notare, giustamente, come il film contenga un sinistro presagio (la cacciata degli ebrei da parte dell'imperatore). Tutto il cinema tedesco è pieno di "profezie" avverate, gli esempi sarebbero tantissimi, che ne fanno il massimo esempio mondiale di come l'arte cinematografica sia riuscita a interpretare la psicologia delle masse e ad anticiparne sogni e paure.

Il film è stato un grande successo internazionale e rimane una tappa fondamentale.

Non so più che dire. Criminale chi gli dà meno di 8.