LA MEGLIO GIOVENTU' regia di Marco Tullio Giordana

Da quando muore Matteo, che era senz'altro il personaggio più riuscito e efficace del film, si perde un pò d'interesse. Ecco perchè la seconda parte scade nel mio voto. Ma ci sono anche altri problemi, più piccoli, che vengono a galla:

1. Nicola che chiede, a 40 anni suonati, sul battello a sua madre come si è conosciuta con suo padre. Impossibile che non lo sapesse prima, suvvia. Giordana forza la mano per strappare un sorriso.

2. Nicola che fa leggere al suo giovane paziente la lettera in cui viene informato della morte della madre. Inverosimile. Non aveva visto il mittente? Era una lettera privata, non andava letta in pubblico. Giordana forza di nuovo, stavolta per ottenere la lacrima.

3. A parte Giulia, in questo film i personaggi non invecchiano. Non mi piace. O si sceglieva di tenerli tutti giovani (a mo' di "fiaba"), o li si fa invecchiare tutti. Giorgia e Mirella sono un caso estremo; non basta tagliare i capelli alla Trinca per farla sembrare più vecchia. Ma anche Nicola non scherza: nel 2003, se la matematica non è un'opinione, dovrebbe avere almeno 60 anni. Secondo me non ne dimostra più di 40. Giordana era a corto di truccatori? E poi che c'azzecca Scamarcio con Andrea da piccolo? Due gocce d'acqua..