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LA CASA DELLE ANIME ERRANTI regia di Umberto Lenzi

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Spotify     4 / 10  15/10/2016 05:04:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro horror trash di fine anni 80, questa volta girato dal più blasonato Umberto Lenzi. Pare che all'epoca il regista toscano ci avesse preso gusto a girare b-movie horror, vedi ad esempio "La Casa 3", uscito appena un anno prima oppure "Nightmare Beach" e "La Casa del Sortilegio", realizzati sempre nel 1989. Che posso dire su questo film se non che è una ciofeca bella e buona? Non capisco sinceramente perchè un regista come Lenzi, abbia deciso di s*******rsi in questo modo. Ok che nella sua lunga carriera ha sempre girato pellicole di genere, però alcuni suoi lavori, soprattutto poliziotteschi, ma anche qualche altro film di paura, ad esempio "Incubo Sulla Città Contaminata" o "Cannibal Ferox", sono ritenuti capisaldi del loro rispettivo genere. Quindi, perchè degenerare in questo vortice di indecenza e ridursi ai livelli di Mattei o Fragasso? La mia teoria è la seguente: intorno alla fine degli anni 80, i vari cineasti di genere italiani, come i vari Martino, Fulci, lo stesso Lenzi e via dicendo, hanno intuito che ormai la situazione, rispetto all'inizio del decennio e anche di tutto quello prima, stava cambiando radicalmente, con nuovi orizzonti cinematografici, i quali stavano cominciando a farsi avanti, e quindi, tali registi, hanno deciso di sparare le ultime cartucce a disposizione, realizzando pellicole attraverso le quali loro, non avrebbero avuto nulla da perdere. Dunque ci fu chi si mise a girare o produrre film con budget davvero miseri, chi si produceva la pellicola per conto proprio e chi, come Lenzi, girò lungometraggi per la televisione e "La Casa delle Anime Erranti" appartiene a questa categoria. Il film, come detto, è veramente brutto, io quando guardo un b-movie, specialmente horror e fantascienza, cerco sempre di cogliere anche il più piccolo dei lati positivi, ma qui di positivo c'è solo la durata di 85 minuti scarsi. Fotografia orrenda, quasi sfocata con dei toni color vomito, non sto scherzando, sembra davvero che qualcuno abbia rigurgitato sopra all'obiettivo della macchina da presa. Sconcertante. Il cast è il solito di questo tipo di pellicole, dei ragazzi, qui forse un po' più grandi dei teenagers. Tutti sconosciuti e chissà dove sono stati raccattati. Di certo, non da un valido teatro, perchè nessuno degli "attori" sa cosa voglia dire il verbo recitare. Espressioni zero e esplicazione dei dialoghi totalmente monocorde. Per fortuna nostra, nessuno dei giovanotti presenti nel film ha fatto un gran che di carriera. La colonna sonora è uno scempio totale, le musiche sono rubate a "Demoni" di Lamberto Bava. Perchè rubare una parte di una delle colonne sonore migliori del cinema horror italiano è immetterla in una pellicola pessima come questa? Evidentemente con i soldi stavano veramente messi male, altrimenti non si spiega. La regia è noiosa, le scene con i fantasmi sono ridicole, non incutono timore neanche lontanamente, tra l'altro, gli spiriti ci vengono presentati come persone normali, alla "Shining" tanto per intenderci, e ovviamente non sollecitano un minimo di emozione. Penso che lo spettro dell'uomo giapponese sia uno dei più inutili e inverosimili mai apparsi sullo schermo, piccolo o grande che sia. Se quello è un fantasma allora Mr Grady è Satana in persona. Scene splatter per nulla di impatto ed anche parecchio limitate, il sangue almeno, avrebbe dato un briciolo di sapore in più. Personaggi che, come era lecito aspettarsi, manco vengono un minimo caratterizzati, ma in pellicole come questa, ci può anche stare. Con la ragazza medium però, effettivamente si poteva far qualcosina in più. Di suspense non c'è ne traccia, mai una sequenza che metta tensione. A questo, va attribuito un ritmo veramente soporifero, la storia non decolla mai, si va sempre più a rilento e le scene con i fantasmi diventano prevedibilissime. Finale scontato, come tutta la pellicola del resto. La sceneggiatura penso possa essere riassunta in questo modo: un uomo in preda a demenza senile che (ri)scrive il copione di "Shining". Ecco qua, screenplay pronto per essere trasportato sullo schermo. Forse, l'unica cosa salvabile, in mezzo a questo marasma di letame, è una scenografia non malaccio. L'albergo abbandonato in mezzo alle montagne, fa sempre un certo effetto, pur essendo una cosa vista e rivista. Azzarderei a dire che, legata alla location, c'è l'unica nota positiva della regia e cioè un'atmosfera sinistra che, in certi, brevi momenti, si fa sentire.


Conclusione: filmaccio, può andar bene solo come sonnifero, altrimenti è seriamente da evitare. Alzo di mezzo voto solo per l'ambientazione.

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