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THE NIGHT FLIER regia di Mark Pavia

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Jolly Roger     8 / 10  09/06/2013 22:23:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non mi sorprende solo la media scarsa, ma soprattutto i pochi commenti che accompagnano questo film.
Mi ricordo quando, nel 1997, arrivò nelle sale al cinema. Volevo proprio andarlo a vedere (mi stavo appassionando all'horror in quegli anni) ma non ci andai, perché, ricordo bene...il film fu abbastanza demolito dalla critica e soprattutto dalla gente che andò a vederlo. La gente si aspettava, da un horror tratto da King, un altro "Shining". Però, per lo spettatore medio, tra dire "Night Flier è un bel film anche se non è un capolavoro come Shining" e il dire "Night Flier fa schifo" il confine è troppo, troppo..."troppissimo breve" tanto per parlar la stessa lingua ;-)

E così ho sempre creduto che questo film facesse schifo...cioè che fosse unicamente basato su un cretino che se ne va in giro ad ammazzare la gente col suo aeroplanino. Che poi è anche la verità, per carità, nel senso che l'idea di base è effettivamente questa...però il film è davvero molto bello! E ha un senso che va molto al di là di questo! Peccato che sia caduto nel dimenticatoio, questo film ha una sua gran dignità.

Innanzitutto, il ritmo è incalzante e il film non è mai noioso. Anche perché, pur rimanendo un horror, è girato come una sorta di thriller investigativo, quindi appassiona fin dall'inizio e durante tutto il suo svolgimento e si vede tutto d'un fiato.

Secondo, perché ha bellissimi momenti splatter ed il make up del mostro è ottimo.

Terzo, perché il film affronta un tema, anzi, lo anticipa: quello del giornalismo cinico, spregiudicato e sensazionalistico. Per intenderci, quel giornalismo che, per vendere copie, punta sul sangue.
Quel sangue che tanto piace alla gente che si stende pigramente sul divano e si ciba voyeristicamente di questa spazzatura. La gente "che vuole il sangue".

Il tema è stato affrontato in altri film, ad esempio Cannibal Holocaust, anche se in modo molto più crudo e distaccato. In Night Flier, il tema è trattato in modo più psicologico e introspettivo.

"Mai credere alle cose che scrivi, mai scrivere le cose in cui credi". Purtroppo, leggendo i giornali, questa triste sensazione di esser presi in giro si sente. Basti pensare a quai giornalisti che inseguono una Lady Diana qualsiasi e, se essa ha un incidente, si piazzano a fare foto del corpo in agonia.
O penso, ad esempio, a quella folla di gente "normale" che, imbattutasi in un uomo agonizzante (e poi morto) dopo un incidente, l'ha circondato e lo riprendeva con un telefonino per farsi il filmino della cosa (è successo nella provincetta italica). Chissà, magari si spintonavano pure per arrivare in prima fila e vedere meglio.

Che poi si sono diffuse forme di giornalismo che hanno fatto persino peggio (penso a quella forma di giornalismo odierno squallido, quella complottistica e della dietrologia a tutti i costi).
Però ancora ai nostri giorni c'è quel giornalismo del sangue. Basti pensare al fatto che molte persone non leggerebbero mai un articolo che spiegasse le ragioni tecniche del crollo delle Torri Gemelle dopo l'attentato, ma avranno sicuramente buttato via dieci minuti della propria vita a leggersi l'articolo sul fatto che le fiamme della torre n.2 hanno assunto la forma della faccia del Diavolo.

Che poi, questi possono dir lo stesso di me...che ho sbattuto via un'ora e mezza della mia vita per vedere un horror di uno che va in giro con l'aeroplanino a uccidere la gente. E' vero. E' una tristezza non avere un c.a.zzo d'altro da fare la domenica.
Ma almeno non ho buttato via, insieme ai minuti di vita, fette del mio cervello.