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VITA SMERALDA regia di Jerry Calà

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Edo     6½ / 10  07/08/2006 14:15:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E invece nel suo delirio di "filmetto italiano" funziona.
Fosse uscito a dicembre con i "cinepanettoni" sarebbe anche andato meglio.
Dai vostri commenti, come sempre di parte e molte volte infantili, pensavo a un film veramente tremendo, in segno della "bella vita" alla velina e calciatore, in festoni coca-parti e trom(bate) all'italiana volgari, con parolacce e via dicendo.
Invece il tentativo (ipocrita, questo sono d'accordo) di Calà è quello di rifare un film dal tono alla SAPORE DI MARE, o i primi VACANZE DI NATALE dei VAnzina, adattandolo però, senza restare in nostalgia con gli anni '80.
E ci riesce a mio avviso, anzi (e qui l'aspetto ipocrita del film), sput(ta)nando un mondo alla Amici di MAria e calciatori: fate caso, delle tre amiche, l'unica alla fine a trovare una storia degna di essere portata avanti, è quella che sceglie il ragazzo napoletano, il "tarro" stando ai termini del film. Mentre le altre, seguendo le chimere televisive, restano fregate, ma non perchèw brutte, ma perchè i reppresentanti di quel mondo "bello" sui giornaletti sono degli emeriti "*******".
E ci si interroga quindi sul calciatore di CAMPIONI, che interpreta se stesso, e se è veramente così pezzo di me(rd)a nella vita, deve essere un co(glio)ne ad avere accettato il suo ruolo.
O la Santarelli (che da un commento di un "addetto ai lavori" sembrava girasse il film), ne esce fuori come una povera zoc(cco)letta senza cervello (ma non perchè le piace il sesso, ma proipiro perchè ha una parte da cretina)
Poi la cocaina... ma dove l'avete vista (e comunquer questa è sempre la åparte ipocrita del film): il massimo che salta fuori è un tiro di spinelli.
Comunque, in una lezione di ABC cinamatografica, Jerry Calà usa la macchinia da presa meglio di molti esordienti italiani: sa quando usare la macchina e l'uso degli obiettivi è intelligente (si avvicina con teleobiettivi a primissimi piani nei momenti "drammaticam,ente" più intensi), il monmtaggio non è una semplice accozaglia di totalino+ campo e controcampo.
Si, ci sono volgarate, am inferioiri ai penultimi Vanzina o altre ca(ga)te italiane.
In poche parole, che il film non abbia unno spessore sono dáccordo, ma saltate poi voi dalla parte dell'ipocrisia se a un film mal fatto come un ALINE IN THE DARK, o THE EYE 3 (anche se su questo poi una piccola difesa ce l'ho), date votazioni superiori... due pesi e due misure, siete come i telegiornali quando ammassano decine di morti irakeni per un autobomba in notizie oramai di ripiego, e risaltano sensazionalistici i due (sempre con rispetto) morti occidentali...
Invia una mail all'autore del commento montecristo  09/08/2006 14:41:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
IO IL FILM L'HO VISTO.
POSSO DARTI RAGIONE CHE ESISTONO ALTRE CIOFECHE.
MA QUESTA PELLICOLA NON DOVREBBE NEMMENO ESSERE COSI PUBBLICIZZATA..MERITEREBBE AL MAXIMO DI ESSERE TRASMESSA DALLA DE FILIPPI. QUESTO FILM E' SPAZZATURA.
NON PARLO DI MONTAGGIOE D INQUADRATURE, CHE POSSONO ESSERE ANCHE NELLA SUFFICIENZA. MA IL CONTENUTO STESSO, LA SOSTANZA L'ANIMA DI QUESTA COSA SONO OFFENSIVE NEI CONFRONTI DELLA VITA REALE
Edo  09/08/2006 15:11:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il fatto di questo film è uno: se lo prendi come commedia leggera io credo invece vada anche molto bene, anche perchè appunto tutto quel bel mondo da televisione, è qua mostrato con disprezzo (dicevo appunto le tre storie di amore estivo delle ragazze, delle quali solo quella che sceglie lo "s****to" è contenta, i locali ben frequentati che comunque una volta dentro si vede che girano solo personaggi finti e patetici, come dimostra la bella scena ion cui si vede Costantino, che non fa un ca(zz)o, è seduto su di un trono... vedila ion chiave grottesca, quale secondo me è stato lo spirityo del film)
Forse l'ipocrisia reale del tutto non sta nel film ciofeca (che comunque è una commediola come ce ne erano tanti negli anni ´70, prima che venissero rivalutate da questa corrente del cavolo del trashvival), ma nel fatto che a dirigerla è Jerry Calà, del quale non so e non mi intyeressa sapere la vita privata, ma da quel che si sente è uno che quei posti li frequenta alla maniera dei personaggi che in questo film critica.
E non dirmi che non lo critica (La Santaarelli nel bel mondo dei piloti che dice "una volta bastava avere una fi(ga), ora non basta, a loro piave averne due... lo sfi(ga)to di CAMPIONI, il BILLIONAIRE, loocale dove si elemosina per entrare se non sei in lista, e i tre napoletani che mandano afare in (cu)lo il posto...)
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  12/08/2006 13:42:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A parte che Calà mi è tutto sommato simpatico, io il film non l'ho visto ma penso che anche nelle cosidette scemenze ci sia sempre qualcosa da trasmettere. I voti rispecchiano l'umore degli spettatori che poi sono gli stessi che danno 8 o 9 ai filmetti trash tipo Attila e alle commediole di Pozzetto. Come la mettiamo?
Edo  12/08/2006 20:46:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La mettiamo che esistono sempre due pesi e due misure.
Mi piacerebbe che la gente ogni tanto riuscisse anche a mediare fra lo stomaco e il cervello, e non vomitare a partito preso sentenze stereotipate: a leggere i commenti di tutti quelli che hanno scritto su questo film, mi sembra di vedere solo una massa di, giustamente, inca(zza)ti che a priori non vogliono neanche vedere le cose buone di un film.
Per i 9 ad Attila e trashatte varie, dimostra ancora una volta quanto il voler fare gli "alternativi" riconduce a una scatola che è pari e uguali a quella di chi si critica: ovvero, uno stereotipo X di utente cinematografico che, dato perchè si è voluto (grazie anche a TARANTINO e le sue affermazioni>?) rivalutare, sempre nel cerchio elittico dei pochi eletti che "hanno la nuova lungimiranza cin ematografica", i film anni settanta, allora tutti quelli che sono "diversi" amano quella qualità di cinema bistrattata dai molti.
È il solito gioco del voler essere diversi: alla fine si è solo un colore opposto a quello che si critica, ma si è sempre un colore.
Tu cosa dici, che da quello che leggo delle tue recensioni, sento tu sia una persona oggettiva,
Nel senso, vatti a vedere il film, vedrai che non metterai 1
Aspetto una tua bella opinione
Alla prossima e, senza voler fare leccate, ma perchè eè vero, è solo grazie a pareri come il tuo che mi piace ogni tanto ribbuttarmi all'interno dedl sito (ottimo, ma per carità, senza offesa per nessuno, molto giovane il levello di utenza, con una cultuira cinematografica giusta, ma ancora in formazione)
emmeci  16/08/2006 11:47:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
titolo "vita smeralda"
genere "commediola demenziale"
quindi se paghi il biglietto per vederla, significa che ti aspetti di vedere culi e tette e di sentire qualche battutta.
ergo è un capolavoro oppure non entrare in quella porta
Edo  16/08/2006 11:54:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo vale più per i film panettone del NeriParenti: leggendo l'ecatombe di 1 pensavo anche io fosse una cosa del genere, e spinto in un giorno da una sana voglia masochista, sono andato al cinema. E invece ho trovato molto meno culi e tette, non certo un capolavoro, un film che mi ha cambiato la vita, ma tuttavia un filmetto leggero molto più onesto.
Quello che non capisco, è che tutti si sono incattiviti, e per esmpio, da moltissimi commenti sembra che quel demente di Costantino e quell'altro là come sichiama, siano i protagonisti, e invece si vedono di sfondo all'interno del BIllionaire, a fare se stessi, in un contesto che a fine film, si autoridicolizza (volutamente).
Comunque
BORG-3957  20/08/2006 02:05:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La formula del far critica (od autocritica) facendo scena e non facendo danno é vecchia come il mondo... Quindi adesso che ho visto quanto siano autocritiche queste telescorie dovrei pensarne cosa ? Che siano stati fulminati sulla via di Dimashq ... Non credo, e per 2 motivi: il primo é che chi come costoro concorre a creare un modello simile come vincente (arroganza a 360°, arrivismo e simili amenità), avendo un mezzo potentissimo come i media; se fosse stato critico, NON VI AVREBBE MAI E POI MAI PRESO PARTE IN ALCUNA FORMA. Il secondo motivo é quel che si tratta di personaggi assuefatti a fare la figura della zocc... o dello str... . CI CAMPANO CON QUESTO, se lo sentono dire e lo fanno a loro volta ogni domenica in quella PATTUMIERA MEDIATICA creata da Costanzo. Si sentono dare e danno a chiunque della str.onza, tr.oia, pap.pone, bast.ardo, figlio di putt.ana , ogni santa domenica, SONO ASSUEFATTI... Quindi non gli cambia nulla se qualche spettatore, dopo averli visti al cinema, penserà che siano davvero degli str.onzi.
L'IMPORTANTE E' BATTER CASSA A FINE MESE.
Riguardo il resto, con la cassetta "pezzotta" reperita da amici; sapevo cosa volevo vedere... Non un film di me.rda che vuole pretendere di dare anche una morale od assomigliare ad un film. Ma un'inversione ANTIMATERICA PURA E SEMPLICE di ciò che sia cinema. IN QUESTO ERA QUELLO CHE MI ASPETTAVO, IN QUESTO HA UNA DOTE DAVVERO UNICA.
Sig. Chisciano  22/08/2006 17:12:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai perfettamente ragione, soprattutto sul discorso dell'autocritica (presa come argomento di difesa del film da Edo che ha addirittura ha dato 6mezzo), che se fatta da loro risulta come una doppia presa per il ****..
Edo  22/08/2006 21:08:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti io dicevo che questo "criticare" quel mondo al quale (ma non so, ma mi sembrate più esperti di Gossip voi che vi credo) Calà appartiene, è un aspetto ipocrita della pellicola... hai visto che l'ho scritto anche più di una volta? Sai cosa vuole dire ipocrita? Penso di si, sto scherzando...
Sig. Chisciano  22/08/2006 22:09:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo commento a dir la verità lo ho condiviso per gran parte, (a parte il voto) sono d'accordissimo che di uno per partito preso ce nè sono troppi, e che è molto difficile (almeno per me) saper giudicare la tecnica di regia di un film, quindi spesso le mie critiche si rivolgono di più al senso e alla sceneggiatura di un film, e questo film mi ha dato un po' di nervoso per l'ipocrisia, ipocrisia di cui sono intrisi i media, e che il film nè è un po' lo specchio pur sembrando di voler andare controcorrente..

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BORG-3957  23/08/2006 16:32:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il mio voto é stato sufficientemente motivato (fin troppo visto di che si parla), e la puntualizzazione qui sopra era una puntualizzazione: alias, spiegare dettagliatamente quali fossero i punti d'ipocrisia, analizzarli, METTERE IL "RE A NUDO". Personalmente del gossip non me ne frega una mazza, e ritengo rotocalchi e programmi tv a tale riguardo come una guerra batteriologica per il cervello di chi ne viene assuefatto... (nel dicembre 2003, ad esempio, in piena crisi parmalat, si sentiva discutere animatamente nei locali su chi avesse ragione tra Bonolis e Ricci -non aggiungo altro-)
Riguardo la pellicola, come riguardo tutto; se la tecnica é perfetta ma manca di anima, il risultato é ugualmente esecrabile... come diceva De André "un uomo senza passioni, sogni, ideali, é come un cinghiale laureato in matematica"...
A riguardo del resto, mi girano non poco a vedere soldi e pubblicità buttati dalla finestra a profusione per queste robe o per i vari "natali-clone" di neri parenti (notatelo, le locandine sono IDENTICHE, cambia solo il "luogo comune"), mentre giovani (o meno) e talentuosi registi sono ancora in un perenne limbo. Personalmente ne conosco 2, il cui unico spiraglio si é aperto in Francia per l'uno ed in Germania per l'altro ...
Termino qui cercando un film da commentare, questo é forse un colpo di sole ferragostano.
Edo  23/08/2006 17:21:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma su questo hai ragione: un film deve colpire per quello che ti da, ti lascia, non certamente per una analisi tecnico-scientifica. Ci sono film veramente elementari, con l´ABC base del linguaggio cinematografico sballato (un grande esempio di "ignoranza tecnica" cinematografica è il cinema di Pasolini), ma che caspita, sono dei capolavori perchè ti toccano in maniera eccezionale per i volti, per le storie.
In questo, come ti dicevo, hai ragione.
Il mio è stato principalmente un fastidio nel vedere appunto un mare di uno, anche in relazione a gente che scriveva "fatto malissimo", perchè tutto sommato, la commediola raccontata, non è poi così tanto diversa dai vari Vanzina, Neriperenti, Veronesi ("Che ne satrà di Noi" è un filmetto leggero con la presunzione di voler essere un faro rappresentativo per i teenager, che trovo inferiore a qujesto di Calà, appun to anche perchè tecnicamente e una ca(ga)ta pazzasca).
Comunque ripeto, per essere un filmetto ,è un filmetto, ma nel suo essere filmetto, nella sua dimensione, nbel genere di entità visiva a cui appartiene, è un film che resta sufficinete.
Se poiu invece lo vogliamo paragonare al Senso della Vita che ogni film dovrebbe farci ragionare, allora andiamo al NO comment, ma ogni film, PER FORTUNA, è diverso e mira a bersagli diversi.
Alla prossima


BORG-3957  24/08/2006 01:53:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma infatti, nulla quaestio sui giudizi personali che siano distonici o meno; non ho posto la questione in ambito dei voti perché non avrebbe avuto senso; ognuno trae quel che SENTE da quel che vede ed il mio voto é da ciò argomentato.
La mia ink.azz.atura é sul "porte e portafogli aperti" a 'sta gente con i talenti in fuga (e purtroppo non solo nel cinema).

Riguardo alle K_A_G_A_T_E televisive, ho avuto modo di capire che questa stagione produrrà talmente tante scorie da reality che bisognerà costruire nuovi inceneritori... Ma chi se ne frega, non siamo ancora ai livelli di "1984" (e poco ci manca); spento il televisore uno può leggere, farsi un viaggio

E questo é quanto riguardo questa sezione del forum.
Passo e chiudo, buona navigazione.