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BLOB - FLUIDO MORTALE regia di Irvin S. Yeaworth jr.

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Beefheart     5 / 10  03/04/2008 11:50:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Celeberrimo B-movie USA della seconda metà degli anni '50. Grezzissimo e grossolano nello stile, banale e datato nei contenuti e mediocremente interpretato, insiste sul tema di moda all'epoca, ovverosia la fobia dell'invasione dall'esterno ad opera dei russi, metaforicamente rappresentati dagli alieni (sarà un caso ma la palla di silicone utilizzata per il Blob è, cromaticamente parlando, di un poco rassicurante rosso intenso), che arrivano a sconvolgere il modello happy-days della vita dell'americano medio all'interno della sua comunità. La trama è delle più semplici, quindi scorrevole oltre che prevedibile; gli effetti speciali, speciali non sono e la recitazione è decisamente dozzinale, nonostante quella di Steve Andrews sia la parte che lancerà il giovane protagonista Steve McQueen verso l'enorme successo che seguirà. In sostanza si tratta di un perfetto esempio di come utilizzare la fiction horror, apparentemente frivola e ludica, per veicolare messaggi sociali di una certa pretesa. Il risultato, per quanto imperfetto, ha sortito comunque grandissimo effetto, tanto da favorire la realizzazione di più di un remake e da portare l'eco di questo film a basso budget di 50 anni fà sino ai giorni nostri. Pare che per girarlo siano stati spesi circa 250 mila dollari a fronte di un incasso di oltre 4 milioni. A farne le spese fu soprattutto il buon McQueen che, poco lungimirante, in sede contrattuale preferì rinunciare al 10% dei proventi totali, che prevedeva essere assai più modesti di ciò che furono in realtà, a favore di una cifra, che si dice si aggirasse sui 2.500 dollari, da intascare subito.
Probabilmente, oltre alle sequenze del panico al cinema (mutuate e rese famose da Enrico Ghezzi come sigla del suo omonimo programma "Blob" in onda tutte le sere su RAI 3) la cosa più memorabile è l'improbabile canzoncina "The Blob", appositamente scritta da Burt Bacharach e cantata da Bernie Knee, che fa da apertura sui titoli di testa. Particolarmente ridicolo il finale.
Da vedere, più che altro per capire dove e come è nato il mito che non per le qualità che non ci sono.
Dick  20/08/2010 07:24:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè ridicolo il finale?
Un pò presuntuetto comunque il tuo commento. Atteggioso anche.