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L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE regia di Aldo Lado

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  23/04/2012 16:29:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'implacabile epilogo è chiaramente ispirato a "The last house on the left" di Wes Craven,considerato tra i primi e più riusciti rape and revenge a cui è doveroso aggiungere anche questo ragguardevole esempio italico.
Rispetto al lavoro del collega americano Aldo Lado lavora molto meglio sugli aspetti sociali ,presentandoli sempre un po' grezzi ma di sicuro meno superficiali.Pochi i particolari cruenti,molto viene suggerito e a restare impressa è soprattutto la scena dello stupro all'arma bianca.Lado riesce comunque a creare un clima di terrore psicologico difficilmente tollerabile in più frangenti,seppur la pellicola del collega Craven ,almeno da questo punto di vista (parere molto personale), sia ancora più sgradevole.
La trama è ridotta all'osso,con Margareth e Lisa, studentesse in viaggio dalla Germania a Verona, prese di mira da due balordi sostenuti da un'insospettabile ed elegante signora,in realtà ancor più pervertita dei malviventi stessi.Lado sfrutta la presenza della donna come simbolo di quei ceti abbienti che usano come braccio armato e paravento i meno fortunati,mostrando come immoralità e follia possano prosperare senza alcuna distinzione in qualsiasi strato sociale.Una visione pessimista e purtroppo reale rincarata dalla degenerazione dell'uomo comune,il quale anziché denunciare il fatto si accoda alle violenze per poi cadere in un piccolo rimorso di coscienza che comunque non cambierà la sua vita.Il film scorre molto bene durante la parte centrale,eccezionale quella più brutale ambientata all'interno del vagone pervaso da una luce bluastra che colora fiocamente le aberrazioni di cui saranno vittime le ragazze.Il montaggio delle scene più dure è alternato benissimo con l'ipocrisia borghese colta durante un gioioso banchetto attraverso il quale Lado sottolinea ulteriormente il proprio pensiero.La pellicola perde quota nel finale,durante il quale le coincidenze iniziano a suonare come troppo forzate e alcuni sviluppi vengono sveltiti sottraendo realismo alla vicenda.
Edgar Allan Poe  22/07/2012 22:08:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  23/07/2012 08:51:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Edgar Allan Poe  25/07/2012 15:49:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma che tu sappia attualmente i critici l'hanno rivalutato, o qualcosa del genere?
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  25/07/2012 17:07:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so risponderti,anche se il cinema di genere di quell'epoca negli ultimi anni è stato tutto un po' rivalutato.
Comunque leggendo qua e là riguardo questo film le lodi si sprecano,anche se forse al momento dell'uscita in sala venne osteggiato come altre pellicole dai contenuti "forti".
Edgar Allan Poe  29/07/2012 15:38:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A parte che comunque secondo me le rivalutazioni sono delle *******. Uno in vita lo criticano tutti, poi quando muore lo "rivalutano"... bah. Non mi sembra che abbia molto senso. Come Totò, che all'epoca de "L'imperatore di Capri" sui giornali scrivevano roba tipo "il film serve all'attore Totò per ripassarsi i suoi lazzi", le battute sono tutte uguali, bla bla bla, mentre adesso Totò è un genio ed è addirittura considerato da molti il miglior attore italiano (e su questo sono d'accordo, ma sui lazzi tutti uguali mica tanto).
Non credo che io fra 20 anni rivaluterò roba a cui adesso do 1, 1,5 o 2...
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  30/07/2012 10:39:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mai dire mai,metti che ti rin********sci di colpo ;)
si scherza,sono d'accordo con te...anche se queste rivalutazioni capitano abbastanza spesso nella storia del cinema se ci fai caso.Molti registi,attori e compagnia bella vengono esaltati in vecchiaia, se non addirittura dopo la morte,dopo anni di critiche poco simpatiche.Poi per quanto riguarda gialli,poliziotteschi e horror anni 70/80 italiani negli ultimi anni si è scatenata una vera e propria moda nel recuperare il titolo di "culto".Personalmente l'ho sempre considerato un genere affascinante e dignitoso,con ottime pellicole e altre poco riuscite...peccato sia un genere morto in Italia.
Edgar Allan Poe  01/08/2012 14:56:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ormai praticamente di gialli e polizieschi sono rimasti solo Fragasso e le fiction! XD :(
Edgar Allan Poe  29/07/2012 15:38:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Comunque sotto gli asterischi c'era "cazz.ate". Risposta pubblicata due volte, non so perchè...
Edgar Allan Poe  29/07/2012 15:37:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A parte che comunque secondo me le rivalutazioni sono delle *******. Uno in vita lo criticano tutti, poi quando muore lo "rivalutano"... bah. Non mi sembra che abbia molto senso. Come Totò, che all'epoca de "L'imperatore di Capri" sui giornali scrivevano roba tipo "il film serve all'attore Totò per ripassarsi i suoi lazzi", le battute sono tutte uguali, bla bla bla, mentre adesso Totò è un genio ed è addirittura considerato da molti il miglior attore italiano (e su questo sono d'accordo, ma sui lazzi tutti uguali mica tanto).
Non credo che io fra 20 anni rivaluterò roba a cui adesso do 1, 1,5 o 2...