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LA TERRA (1930) regia di Aleksandr P. Dovzenko

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barbuti75     9½ / 10  16/12/2010 19:21:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè sento ancora così tanto l'esigenza di un cinema puro e senza fronzoli? Perchè non riesco ad accettare che il 3d sta uccidendo il cinema? Perchè gli attori oggi hanno una sola espressione per la gioia, il dolore o la rabbia?
Non ho una risposta a questi insondabili quesiti, ma il mio pantagruelico viaggio attraverso il vero cinema, fatto di uomini e di lineamenti di un viso che non esiste più, continua...e continua grazie ad un maestro del cinema sovietico, Aleksandr Dovzenko.
La terra racconta e tramanda attraverso le vicissitudini dei kolchoz e dei kulak, l'eterna storia della vita e della morte, e si serve di un realismo che raggiunge tratti poetici nella sua essenzialità.
Con Dovzenko vediamo attraverso il cineocchio la bellezza di un amore che sboccia in una distesa di campi di grano, sognamo il futuro della nostra famiglia grazie ai prodigi dell'avanzamento tecnologico (rappresentato in questo caso da un banalissimo trattore che diventa quasi un feticcio da idolatrare), soffriamo la perdita di una persona cara che viene a mancare perchè il ciclo della vita deve finire prima o poi...
La poderosa lentezza e il susseguirsi delle emozioni fanno de "La terra" uno dei grandi capolavori del cinema sovietico, secondo solo forse all'inarrivabile "Corazzata Potemkin".