JOKER1926 5 / 10 01/06/2011 15:44:51 » Rispondi Partiva molto bene questo film di Fernando Di Leo "La bestia uccide a sangue freddo", cioè la location prometteva molto, la prefazione circa la storia non era affatto trasandata ma in modo inesorabile il film presenta delle crepe mostruose, passi il termine "mostruoso" che talaltro si sposa un po' al contesto.
Quando si parla de "La bestia uccide a sangue freddo" comunque urge esporre una breve ma efficace avvertenza, questo di Di Leo non è dopotutto un thriller nel senso più assoluto della parola, infatti eccetto determinate scene (vedere quelle finali) il prodotto cinematografico dirotta le proprie azioni in pazzoide e al contempo deliranti sequenze sessuali ove traspare, senza filtri, tanta roba. Per chi ama il sangue, la logica, la "tattica" assassina del killer deve star lontano da "La bestia uccide a sangue freddo". Con questa premessa in modo automatico scemano le ambizioni, gli apprezzamenti per il film in questione, ma è ovvio. Di Leo in linea generale floppa, ed è un vero e proprio peccato perché oltretutto qualcosa di buono c'era. Le maggiori positività si riscontravano sul piano della bellissima fotografia amalgamata in colori vivi, in una bella (quasi spettrale) atmosfera e come accennato all'inizio a far colpo era lo scenario, ovvero una clinica psichiatrica femminile che quasi strizzava l'occhio alla scuola di danza "Argentiana". La forza di propulsione parzialmente si intravede lo stesso nel film, nonostante la pellicola sia molto lenta e leziosa (altro rimprovero questo alla regia!) lo spettatore bene o male non proverà mai in modo integrale la noia, insomma l'intrattenimento giocoforza persiste abbastanza a lungo. I problemi sono altri come la scarsissima infarinatura di narrazione e le troppe scene erotiche che si susseguono senza specifico senso. Comunque ci pensa il finale, davvero sanguinoso e mattatore, a dare un po' di verve. Certo "La bestia uccide a sangue freddo" rimane insufficiente, da ricordare Klaus Kinski nei panni di un improbabile dottore, da scordare per sempre, invece, il movente e il killer, siamo a livelli impronunciabili purtroppo. L'ultima osservazione è positiva e riguarda da vicino la scelta della regia di metter in mostra le varie armi, davvero suggestiva la cosa, anche se poi a livello concettuale il tutto stona un po', ma a conti fatti in un film thriller, in linea teorica, è la forma, il pathos e il magnetismo di un determinato evento/cosa che nasconde consequenzialmente pecche, forzature e varie illogicità del caso.
KOMMANDOARDITI 01/06/2011 16:46:10 » Rispondi Uno di peggiori prodotti di Di Leo... Quale versione del film hai visionato, quella con gli inserti porno o quella regolare?
JOKER1926 01/06/2011 17:17:06 » Rispondi Perche' quella regolare non basta? Comunque quella di novanta minuti