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COLPIRE AL CUORE regia di Gianni Amelio

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dobel     8½ / 10  11/04/2010 15:00:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanto le circostanze esterne, il contesto storico e sociale, la vita del mondo viene ad influenzare i nostri rapporti più intimi? Quanto sappiamo in fondo delle persone che ci circondano? Del loro passato, delle loro idee, delle loro posizioni, delle scelte fatte col cuore o con la mente? Gli 'anni di piombo' sono lo sfondo di questo pesantissimo bel film di Amelio; gli anni in cui non prendere posizione era quasi impossibile (mentre oggi è quasi inevitabile); gli anni in cui il nostro paese era funestato da attentati, omicidi, stragi più o meno di stato. Lo sfondo sociale però, non serve a nulla se non diventa una componente immanente della vita delle persone. Il mondo esiste nella misura in cui incide sulla nostra esistenza; così, raramente abbiamo sentito al cinema la pesantezza opprimente di quel periodo come la sentiamo in questo film. Il motivo è molto semplice: Amelio, su questo quadro storico, descrive una vicenda umana, una storia di tutti i giorni, ossia il rapporto fra un padre ed un figlio. Un padre che prende posizione ed esercita delle scelte che non possono non ripercuotersi sulla vita della propria famiglia, ed un figlio che non ha ancora gli strumenti per capire sino in fondo la complessità degli eventi che lo circondano, ma che allo stesso tempo cerca di farsi un quadro della situazione formandosi un giudizio morale e civico. I due personaggi (interpretati magistralmente), forse non si troveranno mai; una generazione comincia a problematizzare e a formarsi un senso critico in grado di giudicare l'altra. E' un'epoca vista attraverso gli occhi di chi vivrà un'altra epoca e farà altre scelte. La storia giudicherà quali scelte furono le migliori, ora la cosa più importante è cercare di recuperare le sole cose che in fondo contano in quanto indispensabili: gli affetti.