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MASTERS OF HORROR: INCUBO MORTALE regia di John Carpenter

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JOKER1926     6 / 10  07/10/2008 18:02:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Cigarette Burns" è un cortometraggio di Carpenter del 2005. Il regista riesce in piccola parte ad impressionare il pubblico con una storia assai fantastica e inquietante.
E' palese che nel film in considerazione "spuntano" collegamenti "concettuali" e visivi con l'altro film di Carpenter "Il Seme della follia", ma in questo ultimo lavoro c'è indubbiamente più qualità.
Il cast è buono, Kirby Sweetman è un personaggio che intriga molto, dunque c'è veramente poco o nulla da obbiettare riguardo le prove degli attori.
La fotografia, il sonoro, gli effetti speciali sono sicuramente eccelsi, discreta (ma poco particolare) la colonna sonora che accompagna a sprazzi lo spettatore nel delirio del film.

"Cigarette Burns" sono in pratica le "macchie" (o meglio i piccoli cerchi) che compaiono (o meglio comparivano) sulle vecchie pellicole, bisognava in quei frangenti prendere un nuovo nastro, questo concetto trova spazio nel finale con una scena che racchiude il tutto…
Il film incredibilmente dietro la sua mostruosità nasconde temi "filosofici" e metaforici (non siamo a livelli di Lynch è palese!!!), Carpenter comunque si "spaccia" per "professore di vita" e "ricama" (nel suo film) immaginariamente una pellicola "perfetta" e "impossibile"; in essa sono racchiusi i deliri, l'orrore della vita. (anche se a volte il tutto è molto caotico, poco chiaro…)
L'icona che colpisce la massa è sicuramente quella dell'angelo, ma sinceramente in essa non trovo niente di estremamente particolare: il nostro protagonista dunque sfida tutto e tutti e riesce a "procurarsi" questa "maledetta" pellicola: "La Fin Absolue du Monde"…

Nasce di conseguenza qualche "timida" concezione, un' interpretazione riguardo il tutto…
Infatti la pellicola (quella del film!) è introvabile ma l'uomo si ostina e la vuole a tutti i costi essa è metafora del buio della nostra mente che nasconde beffardamente i suoi peccati e le immagini (forse senza senso ma di grande potenza visiva) colpiscono molto il pubblico.

Carpenter dunque "mescola" nel suo film "stravaganti" teorie di vita con l'horror/Fantasy ottenendo risultati accettabili.
Ritmo molto alto, film "solido" nessuna scena "leggera", buono l'inizio e finale assai discutibile contornato da ipotetiche teorie firmate Carpenter…
Almeno per Me il film del regista merita soprattutto sul piano visivo (quello "extra visionario" è un po' troppo "filosofico", superficiale e non definito), le immagini, i personaggi, la superba trama, le immagini della pellicola, la storia delirante e beffarda emozionano inesorabilmente lo spettatore…

Film a tratti "colto" che rappresenta in modo "passivo" il cammino di Dante e si rifà alla letteratura, alla poesia, al dramma di alcuni poeti francesi, in questo caso lode per Carpenter.
Film che trascina tutti nel delirio totale, una "scala infernale" che a volte (con presunzione) sfida i "deliri" "Lynchiani" (la scena della "liberazione" che cimenta il protagonista nella visione della pellicola è in stile "David Lynch") ma i risultati seppur accettabili distano a livelli cosmici da quelli conseguiti del Maestro dell'allegoria e delle concezioni profondi riguardo l'uomo le sue ossessioni, i suoi sogni e i suoi incubi…
Invia una mail all'autore del commento wega  11/07/2009 15:32:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Così a colpo d' occhio:
1-non è un cortometraggio. Minimo medio, per qualche cinema anche lungometraggio.
2-i cerchi di fine rullo c' erano anche 10 anni fa, altro che vecchi film.
3-Fantasy è roba tipo Peter Jackson.