caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MASTERS OF HORROR: INCUBO MORTALE regia di John Carpenter

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Requiem     10 / 10  17/09/2006 14:19:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non vedere nessun film nuovo di un maestro come John carpenter per 5 anni è stato molto duro.
L'occasione è stata questa serie dei "Masters of Horror" che ha dato la possibilità di tornare dietro la MDP ad alcuni veterani del genere (come Carpenter, Hooper, Dante, Landis, Argento).
L'episodio di Carpenter è davvero bello. Il maestro si è dilettato ancora una volta nel raccontarci una storia radicale, simile a quella di "Il seme della follia", ma con la novità che stavolta al centro di tutto non c'è uno scrittore, ma una pellicola scomparsa e quindi il cinema.
Protagonista di questo mediometraggio è un ragazzo cinefilo, cacciatore di film rari, ingaggiato da un collezionista disposto ad spendere qualsisi cifra per venire in possesso dell'unica copia esistente di un film leggendario. Tutti quelli che lo guardano impazziscono, e il ragazzo dice senza troppa convinzione di non volerlo visionare. E questa sua ricerca diventa una vera ossessione. L'ossessione del cinefilo alla ricerca del film nascosto, l'attrazione e la fascinazione per la visione definitiva, qualsiasi cosa comporti.
E nell'arte cinematografica, come nei romanzi in "Il seme della follia" , il male può annidarsi per condurre inesorabilente la debole razza umana all'estizione.

Ma stavolta il tema centrale è proprio quello del cinema, o meglio quello dell'ossessione per il cinema. Nel suo viaggio allucinante il protagonista incontra registi di film snuff, registi impazziti , un collezionista che non avevndo più niente da vedere si trasforma lui stesso in film (meglio non dire come).

Il prezzo che ha dovuto pagare John carpenter per fare questo splendido film è la sua durata, l'ora precisa. Ma il regista, da sempre abituato alla sinteticità, ci regala questo mediometraggio, fittissimo di eventi , ma perfettamente raccontato, come un viaggio senza ritorno. Una ricerca ossessiva che diventa pazzia nel momento dell'ultimo atto, la visione.

Il regista stavolta ha le mani completamente libere, senza vincoli (a parte la durata), e mischia sapientemente le atmosfere inquietanti di "Il seme della follia" con molta violenza, con assoluta radicalità.
Il risultato è memorabile, questo film è un vero incubo, veramente difficile da dimenticare.
Invia una mail all'autore del commento cash  17/09/2006 16:57:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sai che ti dico? fra tutti i masters quello di carpenter era l'unico a tendere verso quello che avrebbe potuto essere un lungometraggio in tutto e per tutto.
Già è meraviglioso così, si meritava di essere film a tutti gli effetti.