Andrea Lade 7½ / 10 12/05/2016 01:59:01 » Rispondi Il film è incofutabilmente sadico e malvagio. Su questo non ci sono discussioni; possiamo discutere sulla scelta di alcune scene particolarmente riprovevoli, ma lo stile del regista è un assunto e Takashi Mike questa volta non fa alcuno sconto all'orrore, e alla violenza dei fatti. Il regista inoltre utilizza un espediente narrativo che si potrebbe accostare al "climax" letterario per cui la storia inizialmente raccontata in modo abbastanza digeribile viene riproposta aggiungendo dettagli sempre più violenti fino ad un finale che supera ampiamente il buon gusto occidentale. Quello che però mi ha lasciato perplesso è il numero importante di vuoti di sceneggiatura, che nei film del regista è sempre molto solida. Ad esempio
Non si capisce il motivo per cui la bambina protagonista rimane viva dopo essere stata gettata nel fiume e lasciata lì per due giorni. Oppure perché durante la tortura a Momoko , la matrona ordina di non colpire le parti visibili del suo bel corpo quando invece vengono massacrate le unghie?
Detto questo, è uno dei migliori della serie MOH, e uno degli horror più forti da me visti negli ultimi anni. Un punto in più per le ambientazioni originali che lanciano un messaggio di isolato, remoto nello spazio e nel tempo. Bella veramente la fotografia nei flashback.