Looklike 5 / 10 23/06/2012 21:04:27 » Rispondi ‎13° film della Master of Horror, saga coi suoi alti e bassi, e 178° di Takashi Miike (il numero lo tiro a indovinare ma molto probabilmente sia così) diabolico regista dalla filmografia imprevedibile. La prima mezz'ora è davvero davvero noiosa, la trama si sviluppa troppo lentamente, poi la seconda parte rianima lo spettatore col salubre sollazzo sadico del regista con una scena di tortura che dimenticherò difficilmente. Poi vabbè i soliti ingredienti che t'aspetti da uno come Miike: feti insanguinati che galleggiano in un torrente, stupri di bambine, mani parlanti che sbucano dalla testa, cervella sparpagliate, incesti e il tutto diventa quasi ripetitivo e prevedibile. Finale con parecchi interrogativi. Pregi: la breve durata. Se siete stati assuefatti dalla violenza di Hostel e Saw preparatevi a fronteggiare l'efferatezza di questo autore giapponese. Un folle.