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MASTERS OF HORROR: SULLE TRACCE DEL TERRORE regia di Takashi Miike

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BlackNight90     8½ / 10  19/04/2009 14:21:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Miike ci prende per la "manina" e ci scaraventa in una favola infernale, un viaggio di sola andata, destinazione inferno.
Rivisto di recente mi ha impressionato in positivo, anche perché ho pututo vederne altri di questo folle regista, e devo dire che questo è il più malsano e spietato: non ci sono tracce di speranza, nè false illusioni di redenzione, c'è l'amore ma solo nel suo lato più oscuro. E non c'è traccia, almeno io non l'ho vista, di ironia che mitighi un po' il senso di morte che sucita il film, come se il male pendesse proprio sulla nostra testa: la manina, in questo senso, mi è sembrata un tentativo non proprio riuscito.
Ma Miike non rinuncia al suo tocco di classe, e alterna momenti di delicatezza alle sue immancabili torture, violando al suo solito i tabù (forse sono stati i feti, più che gli aghi, a essere il pretesto per la censura) e le certezze comuni, la famiglia, l'amore per i figli, l'altruismo. Miike inoltre si prende gioco dell'insensato bisogno dell'uomo di conoscere la verità.
Leggermente inferiore all'episodio di Carpenter, come quello però avrebbe avuto bisogno di più tempo per essere approfondito, soprattutto nel finale.
Sublime la fotografia, un po' meno il protagonista Billy Drago (applausi per il nome d'arte).
Dà la sensazione di essere un meraviglioso incubo, ma forse incompleto.