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MASTERS OF HORROR: SULLE TRACCE DEL TERRORE regia di Takashi Miike

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GianniArshavin     7½ / 10  27/05/2016 09:43:53 » Rispondi
Non c'è nulla da fare , quando Miike decide di girare un horror a modo suo (senza ,dunque, condizionamenti come nel commerciale The cell , legato alle logiche del j-horror) riesce sempre a confezionare prodotti di qualità estrema.
Miike , è risaputo , è un regista fuori di testa che oscilla pericolosamente fra genio e cattivo gusto , ed anche questo lavoro per la serie MOH non smentisce la fama del suo creatore: Imprint è un'opera malata e malsana , che incute timore e soggezione fin dai primi minuti grazie ad un'ambientazione isolata e desolata e ad un clima cupo e malefico quasi palpabile.
La storia procede in un crescendo lento e inarrestabile di terrore , dalla scelta della concubina alle relative rivelazioni di lei. Ovviamente il momento clou della vicenda sono le scene di tortura: tremende , esagerate , violentissime ed estreme , talmente immorali da costringere lo spettatore a voltare lo sguardo altrove.
Malgrado un tasso di violenza a tratti gratuita già abbondante , il cineasta nipponico continua la vicenda aggiungendo sequenze forti e temi scottanti buttando nel calderone incesto , feti e altre brutalità che ci conducono verso un delirante e, a mio parere, deludente finale che richiama La metà oscura di King e un film a caso di Henenlotter.
Tecnicamente il film pecca sulla fotografia (parliamo comunque di un prodotto tv) ed anche l'attore principale non convince , tuttavia la regia, gli effetti e le scenografie colmano le lacune appena citate.
Quindi , Miike non è un autore per tutti ma quando vuole sa come spaventare e inorridire. Il suo è un cinema a due facce, sempre in bilico fra arte e provocazione , innovazione e spazzatura.