vito corleone 8 / 10 30/11/2008 13:32:18 » Rispondi Nella sua ultima opera Nanni Loy, ambientata nella Napoli degli anni 90, cerca di spiegare in diversi episodi l'arte di arrangiarsi partenopea attraverso truffe e imbrogli. Il film non scredita i vesuviani, visto che lo stereotipo del "mariuolo" ladro atto comunque alla sopravvivenza e non all'arricchimento dei personaggi, viene compensato con l'elogio dell'aspetto più umano e solidale di questi. Il cast di eccezione, è composto per la maggior parte da attori del posto, ma possiede anche elementi estranei alla Campania, per fare un'esempio, i grandi Leo Gullotta e Alessandro Haber; il primo catanese e il secondo bolognese, sono, a mio avviso, quelli che regalano la migliore interpretazione nella pellicola di Nanni. Oltre a loro, vediamo nei vari episodi altri grandi, come Giobbe Covatta, attore di teatro e Marina Confalone, che recitò con registi del calibro di Steno e Monicelli. Un film dall'ottima regia, sottile, divertente e geniale, ma che in alcune situazioni si dimostra inverosimile (per esempio nell'episodio "Tengo un americano" o ne "Il fantasma della via Sanità"). Gli episodi più belli sono "Non vedente", "Cuore di mamma" e "Pacco , doppio pacco e contropaccotto". Magnifico.