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RIKI-OH - THE STORY OF RICKY regia di Nam Nai Choi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  25/10/2017 10:15:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spassoso trashone di ambientazione carceraria con protagonista il giovane Riki, recluso per aver ucciso un pezzo grosso del crimine e ora votato a combattere il male. Dotato di una forza sovrumana e di qualità rigeneranti nel caso in cui venga ferito, non ci metterà molto ad attirare le ire del corrotto direttore della prigione, del suo violento e porcino vice, oltre che di uno stuolo di loschi compagni di sventura, ovviamente tutti pericolosi tagliagole depositari delle più disparate abilità combattive.
Demenziale e con una striminzita idea di base dilatata il più possibile, il film è una semplice accozzaglia di combattimenti coreografati in modo discutibile in cui lo spaltter impera. Gli scontri si basano su effettacci artigianali più divertenti che nauseanti (non a caso vengono in mente i lavori del primo Peter Jackson), anche se poi l'eccesso sta alla base di ogni situazione: basti pensare a tendini riallacciati come fili e a intestini usati per strozzare l'avversario.
La storia ha uno scorrimento da videogioco, in cui Riki viene impegnato da avversari sempre più tosti sino alla resa dei conti finale contro il superboss del carcere (un imbarazzante pupazzo di gommapiuma). I personaggi sono elementari quanto i dialoghi, la scenografia vorrebbe evocare un futuro distopico ma tutto resta più nelle intenzioni che nei risultati. Finezze tecniche e narrative non esistono da queste parti, tuttavia se questo tipo d'intrattenimento demenziale e leggerissimo non infastidisce difficilmente si resterà delusi.