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BLUE CRUSH regia di John Stockwell

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  01/07/2014 10:35:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo sport come mezzo di riscatto, che novità!
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole e tra le onde di Maui, sempre non si provi interesse per le banalissime angustie di una "povera" ragazza la cui svolta arriva grazie al surf, sua immensa passione.
Viene male pensare a questa robetta paragonata ad "Un mercoledì da leoni" in salsa femminile, i personaggi sono di un piattume imbarazzante e la storia, tra drammi più o meno grandi e l'immancabile quanto improbabile storia d'amore, si dipana nella maniera più convenzionale immaginabile. Siamo alla fiera dello stereotipo, i motivi di interesse rasentano lo zero e John Stockwell si conferma come mestierante dalle limitate frecce al suo arco. Per lo meno le scene sportive, pur zeppe di effetti digitali, rendono abbastanza bene e destano dall'apatia e dalla sconforto in cui "Blue Crush" sprofonda lo spettatore speranzoso di qualcosa che vada oltre il solito teen movie con situazioni da copia/incolla.
L'intreccio è privo di sorprese, mentre sullo schermo la bella Kate Bosworth trova la meritata ricompensa tra le onde oceaniche, con le amiche del cuore a spalleggiarla in un penoso quadretto solidale ridotto ad un rapporto di rara approssimazione.
Ci sono l'energica Michelle Rodriguez (Eden) e Sanoe Lake (Lane) della quale si sono perse le tracce, un po' come per la protagonista principale. Un film piuttosto inutile e noioso, con una storia talmente trita da risultare soporifera.
Pare che la pellicola sia ispirata ad una storia vera narrata in un articolo apparso sulla rivista "Outside". Peccato che il realismo qui non sia di casa, demolito dalla solita moraletta posticcia.