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GEMINI regia di Shinya Tsukamoto

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quadruplo     7 / 10  03/02/2008 00:32:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gemini rappresenta un'opera per certi versi anomala per Tsukamoto, in quanto è basata sull' adattamento di una novella di Edogawa Ranpo (non quindi su un suo soggetto originale, anche se il regista nipponico l'ha modificata) ed è stata girata con uno stile differente dai precedenti lavori.

Ancora una volta, il punto di forza del film di Tsukamoto è la forma: la storia non presenta nè una struttura complicata nè un soggetto particolarmente originale ( l'idea alla base di gemini la si trova anche in più opere occidentali).
Però lo stile è diversissimo dal cyberpunk e dal bianco e nero di molte sue pellicole: colori sgargianti e musica chiassosa in alternanza a sobrietà e sottofondi armonici. I due contrasti rappresentano le opposte classi sociali alle quali appartengono i protagonisti (tra cui Masahiro Motoki, "the bird people in china") ,ancora una volta invischiati in un triangolo amoroso come in "Tokyo fist".

Personalmente ho trovato questo film sicuramente ben fatto ma lontano dalle sue opere migliori: è da considerarsi uno spartiacque tra il vecchio Tsukamoto (quello di "Tetsuo") e quello odierno ( iniziato con "A snake of June"). La difficile collocazione nella sua filmografia è confermata anche dal fatto che, come detto inizialmente, l'opera rappresenta un'adattamento di una novella (nella sua biografia il regista nipponico dichiara di avere un'enorme difficoltà ad accettare storie provenienti da altri; oramai quasi nessuno glielo chiede più, conscio della risposta negativa).

Per concludere, due curiosità: la prima è che nel film compare per un breve cameo l'astro (all'epoca) nascente del cinema giapponese, Tadanobu Asano: apparizione breve ma intensa.
La seconda riguarda il "making of" di Gemini, girato da Miike: chi ha visto Imprint,noterà alcune somiglianze tra le donne di quest'ultimo e la protagonista di Gemini, cosi come la rappresentazione del fiume in entrambe le opere.