Giordano Biagio 8 / 10 13/07/2006 22:53:51 » Rispondi Il film vuole destabilizzare le normali attese di spettacolo dello spettatore. Lo fa suscitando emozioni lungo un rafinanto movimento recitativo. Emozioni che non giungono mai a uno sviluppo decisivo per intendere con chiarezza il senso dei vari blocchi visivi narrativi. Ricordate Mhulloland drive di Linch? Follia, crisi di identità, delirio di complotto, delirio di interpretazione, gelosia, allo spettatore non resta che calarsi nell'inconscio del protagonista dando spazio a meccanismi proiettivi e identificativi che portano a un altro tipo di coinvolgimento emotivo, lontano dal banale piacere di trovare il filo di una trama. Meglio la chiarezza di un intreccio o lasciare libero lo spettatore di cercare da solo ipotesi di sviluppo interpretativo delle azioni e pensieri del film?
forzalube 21/07/2006 11:14:16 » Rispondi Concordo per le prime 4 righe del tuo giudizio, anch'io una volta uscito ho pensato a Mulholland Drive, però in quel film la storia aveva un senso e si poteva ricostruire (anche se a dir la veritò io non ci capii nulla) qui non molto. Ma come dici tu a volte potrebbe essere meglio lasciare libero lo spettatore di cercare da solo ipotesi,
il problema è che da quando il protagonista parte per Hong Kong il film non riesce più a coinvolgere lo spettatore che non riesce più a immedesimarsi nel protagonista. Per farla breve dopo un inizio affascinante ed inquietante il film si perde completamente.