caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LO SCHERMO VELATO regia di Robert Epstein, Jeffrey Friedman

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  13/08/2006 15:20:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh non c'è male, ma poteva essere meglio.
A livello di documento, rimarrà probabilmente nella storia, ma trattasi di un reportage piu' adatto a una visione televisiva (infatti se non erro è stato pensato proprio per la tv), a tratti schematico e un po' artificioso, anche se non privo di interesse.
Agli autori sembra interessare particolarmente il lato "glamour" del tema (l'omosessualità nella storia del cinema), prendendo comunque in esame opere che andrebbero valutate con maggior profondità.
Tipo il finale "buonista" di "Thè e simpatia" di Minnelli, o la corruzione dege-nere e sopra le righe del personaggio di Sebastian (fin dal nome, martire o carnefice?), di "Improvvisamente l'estate scorsa", con cui Gore Vidal e Tennesse Williams, noti gay dichiarati, dovettero accettare le condizioni "censorie" per far uscire il noto film.
E' un film utile, radiografia di un'amore "proibito" che nel cinema - almeno fino all'avvento dell'inglese "Victims" - è stato spesso rappresentato come una colpa, una condanna, un "peccato" da espiare completamente.
Poco si dice in realtà della funzione comprimaria di omosessuali nei vecchi musicals o nei film "audaci" (impossibile pensare a un'icona piu' radicale) di Mae West.
Oggi è diventato un marketing, un'industria, il cosiddetto gay-movie, che pero' vive ancora una sua (eccessiva o indulgente?) indipendenza dalle regole del mercato, salvo i tanti casi del "prodotto di massa".
Del resto, se pensiamo che tra "il mio corpo ti scalderà" di Hughes e "I segreti di Brokeback Mountain" sono trascorsi ben 65 anni...