ivan78 8 / 10 13/10/2009 20:37:57 » Rispondi La parola che meglio si adatta ad una storia come quella raccontata da Don Coscarelli è “geniale”. L’incredibile idea scaturita dalla mente di Lansdale viene sviluppata con una profondità a dir poco commovente regalandoci una pellicola assolutamente non catalogabile. La matrice horror viene sfruttata come metafora per arrivare a riflessioni ben più interessanti di quanto la trama possa far intuire. Ossie Davis è davvero bravo, ma Bruce Campbell è il vero mattatore del film. I suoi monologhi nascondono una fredda ed impietosa capacità di analisi, una bizzarra ma attendibile riflessione sulla vecchiaia che fa, solo apparentemente, a pugni con la follia del soggetto. Alcuni difetti sono presenti, ma l’originalità e l’irriverenza di questa pellicola non possono che elevarla a cult del genere. La colonna sonora originale poi sottolinea con estrema efficacia l’alternanza tra riflessioni malinconiche e scene dense di umorismo nero. Insomma un film che nella visione accontenterà chi avrà una chiave di lettura superficiale e divertita ma anche chi vorrà andare più a fondo e carpire i tanti messaggi nascosti tra le azioni e le parole.