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ROSETTA regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne

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Lucignolo90     8½ / 10  14/07/2013 15:32:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo loro film che vedo dopo Il figlio (film incredibile) e secondo centro. Come vedere un film alle 2 di una notte in cerca di sonno e non farsi calare di mezzo centimetro una palpebra. Solito lavorone di mdp a mano e assenza di pezzi musicali che rendono inevitabilmente identificabile ogni loro lavoro.
Il film è davvero triste e offre uno spaccato della povera periferia belga; l'abbruttimento che ha colpito la madre, un relitto umano in balia dell'alcool, non abbatte la figlioletta, che di par suo cerca un modo onesto per guadagnarsi da vivere, rifiutando soldi di lavori in nero. L' incontro con un ragazzo che vende cialde e l ennesimo licenziamento lasciano la ragazza nello sconforto più totale.
Opera stavolta densa di determinismo economico da parte della ragazza, trovare un lavoro equivale alla sua felicità, fa leva sull'immedesimazione dello spettatore, rapito sin da subito, oltre che dai citati e sapienti movimenti di mdp, da uno stile quasi documentaristico, frammenti di una giornata e azioni che si ripetono giorno dopo giorno e non sembrano portare a punti di svolta particolari, bensi alla prosecuzione di una stanca e misera routine, sempre più lotta alla sopravvivenza giocata con il mondo intero.

Davvero ottima la Duquenne all' esordio. Finale come sempre lasciato in sospeso

Palma d'Oro a Cannes