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BLOOD FEAST regia di Herschell Gordon Lewis

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  24/06/2013 10:28:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pur perdendo il duello con lo scorrere del tempo "Blood Feast" resta una pellicola che ha rivoluzionato il cinema horror. Visto oggi sembra più una rassegna di enormi ingenuità eppure è da reputarsi un cult in quanto da più fonti considerato il primo (e coraggioso) esempio di splatter-movie.
La storia è molto semplice, con un pazzoide devoto al culto della dea egizia Ishtar (in realtà era assira) che uccide giovani donne per riportare in vita questa sanguinaria divinità. Per raggiungere lo scopo organizza un banchetto in cui i commensali inconsapevolmente dovranno cibarsi di parti anatomiche ottenute dallo smembramento delle malcapitate vittime.
Fu un successo di pubblico non abituato a certe crude ostentazioni e quindi attirato a frotte; la gente voleva arti mozzati, particolari anatomici in bella mostra e sangue che Herschell Gordon Lewis offrì in abbondanza lasciando in secondo piano la solidità narrativa in favore dell'ostentazione truculenta.
La versione italiana soffre un doppiaggio vergognoso ma considerata la bassa qualità dei dialoghi non è che ciò sia determinante in negativo, sicuramente è un film per pochi destinato agli appassionati del filone o a chi voglia scoprirne gli albori.
Non male la colonna sonora dall'incedere ossessivo composta dallo stesso Lewis che mostra occhio lungo per la scelta delle avvenenti attrici tra cui la più nota è la playmate Connie Mason (che interpreta Suzette).
Da sottolineare qualche momento cult: la lingua strappata alla bionda in motel e il finale che è (forse) un volontario omaggio al cinema trash spiccano.