jack_torrence 3 / 10 29/01/2011 14:55:29 » Rispondi Poco o nulla da salvare, purtroppo. Rispetto al primo film di tre anni prima, tutto è cambiato: l'equilibrio tra classico e moderno, avventura e sua demistificazione ironica, è collassato a favore di un impianto narrativo del tutto indigesto, dove la ri-frittura post-moderna delle fonti più disparata è totalmente priva di un'inventiva sensata. Si è molto insistito sul grave difetto di un brusco finale interrotto che è un non-finale (difetto comune, a dire il vero, a molti "secondi episodi" di trilogie varie, prima fra tutte "Star wars"). Ma è tutto il film che è un infinito affastellamento di intrecci sempre meno comprensibili e funzionali a creare un senso: un affastellamento che sembra destinato unicamente a creare un diaframma interlocutorio e di basso intrattenimento, in attesa del terzo episodio (girato insieme al secondo), per sfruttare furbesche e grette economie di scala.
La morale - che c'era nel primo film - non c'è più, o meglio non ha alcuna importanza. Questo è il deterioramento del post-moderno: laddove un Tarantino sa potenziare le "fonti" cui attinge, in modi geniali, qui le fonti sono banalizzate e rese indistinte, indifferenti e appiattite in un universo privo di prospettiva culturale alcuna. Signore e signori, ci troviamo perduti dentro un grande videogioco di cui il peggior cinema di genere ha ereditato la principale caratteristica anti-narrativa: la coazione a ripetere fine a se stessa.