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IL PRANZO DI BABETTE regia di Gabriel Axel

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Ciumi     8½ / 10  25/08/2009 20:08:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con la riservatezza e la grazia d’una cantata religiosa, colei che per anni fu umile serva, diverrà lo chef, e la sua arte, sublime, incanterà i palati delle persone più care.

Ove modestia, e gratitudine, faranno da primi ingredienti. Ove le raffinatezze dei piatti, arricchiranno di bellezza i paesaggi scarni, rassereneranno i cuori, concilieranno i commensali, e sazieranno tutte le affamate miserie. S’attenueranno le bigotte diffidenze - la gola, uno dei sette peccati capitali - ad ogni accostamento di buon vino, ad ogni deliziosa portata, ad ogni suonare di posata, e ad ogni boccone tutto sembrerà avvicinarsi a Dio, in pace.

Oh tu, Babette, che hai aperto alle persone care la tua mensa, che hai offerto loro le virtù più grandi, e che hai speso la tua vincita per donare senza ricompensa, se non nell’apprezzamento e nell’appagamento dei tuoi ospiti; lassù, nel cielo di Norvegia, sarai lo chef; e la tua arte, sublime, incanterà i palati degli angeli.
LoSpaccone  26/08/2009 00:46:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amen
Ciumi  26/08/2009 07:56:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ha ha ha.. che simpaticone!
Tra l’altro ‘sta battuta l’avevi già fatta in non so quale altro commento. Che fai, le ricicli?

Comunque rimettiamo le cose in chiaro: non sono affatto credente. Grazie a dio sono ateo (rubando una battuta di Bunuel). Ma va’, la messa da bimbetto la bigiavo sempre, e tutte le domeniche fuggivo dall’oratorio perché odiavo i Don. Provo però nell’ingenuità degli spiriti religiosi (raramente, il più delle volte mi fanno irritare) una sorta di serena commozione. Alla fede spesso si devono le opere più aggraziate e profonde. Tutte le volte, per esempio, che ascolto una cantata, una sonata, o un’aria o un corale delle passioni di Bach, mi viene quasi voglia di diventare un credente. O uno sfigato paolotto, se preferisci.

LoSpaccone  26/08/2009 10:40:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una battuta non è mica come un abito da sposa, può essere usata più volte... Ciumi ma segui ogni cosa che scrivo sul forum? Hai questa pazienza?
Ciumi  26/08/2009 11:42:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma no, figurati.. è stato solo un caso, e poi la pazienza non è certo una delle mie virtù.
Comunque anch’io scherzavo, era solo per rispondere alla tua provocazione.. Non dirmi che te la sei presa?

LoSpaccone  26/08/2009 12:45:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no no anzi
dobel  26/08/2009 09:14:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
" Resta per me indimenticabile l'esperienza rappresentata dal concerto di musiche di Bach diretto da Leonard Bernstein a Monaco di Baviera dopo la precoce scomparsa di Karl Richter. Ero seduto accanto al vescovo evangelico Hanselmann. Quando l'ultimo accordo d'una delle grandi Thomas-Kantor-Kantaten si spense trionfalmente, ci guardammo l'un l'altro e non potemmo fare a meno di commentare: - Ascoltando questa musica si capisce che la fede è vera -. In quelle armonie era presente una così straordinaria forza di realtà, che ormai non più per deduzione razionale, ma attraverso il sussulto del cuore si capiva che tutto quello non poteva avere origine dal nulla, ma nasceva dalla forza della verità che si attualizza nell'ispirazione del compositore."
Non ti svelo la fonte della citazione perché potresti prendermi per uno sfigato paolotto, cosa che credo (e spero) di non essere. Comunque che peccato ascoltare Bach su strumenti originali se la loro pratica o la mera riproposta della prassi che essi impongono diviene il fine dell'esecuzione (come nel 99% dei casi nelle esecuzioni dei cosiddetti barocchisti).
'Il pranzo di Babette' è comunque un film che è piaciuto molto anche a me. Proprio pieno di grazia e profondità, mai urlato, e dove la commozione nasce dalle cose semplici che impariamo ad apprezzare nella quotidianità.
Ciumi  26/08/2009 12:07:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bella, oltre che pertinente la tua citazione (tra l'altro la fonte l'ho scoperta, andando a curiosare su internet). Sullo "sfigato paolotto" non ti preoccupare, era solo per rispondere alla provocazione dello Spaccone.

Eh sì "Il pranzo di Babette" è proprio un bel film. Ricordo che lo vidi la prima volta diversi anni fa, quando ancora ero poco più che un ragazzino, e già allora mi colpì molto.