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STORIA IMMORTALE regia di Orson Welles

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Marco Iafrate     7 / 10  09/10/2008 22:07:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una storia viene raccontata, chi la ascolta la racconta ad altri che a loro volta la raccontano ad altri ancora, e così via, è in questo modo che nascono le leggende, i miti, può un mito essere trasformato in qualcosa di reale? è quello che tenta di fare il vecchio e ricco mister Clay quando scopre che una storia a lui raccontata da alcuni marinai, una storia che l'uomo ha sempre creduto vera, è in realtà un' invenzione, un banale frutto della fantasia; allergico a qualsiasi mito popolare, a qualsiasi leggenda, il vecchio Clay decide di renderla reale, per lo scopo avrà bisogno di una prostituta e di un giovane marinaio, saranno loro gli attori improvvisati di una improbabile commedia pateticamente messa in scena sotto la regia dell'uomo stesso, ma le cose non andranno come il vecchio mister Clay si era prefissato.
Anche in questo mediometraggio viene espressa quella che è una caratteristica di Welles, la volontà di gestire le esistenze da parte di chi detiene il potere e soprattutto la ricchezza; "Quando si parla di me, si parla di un milione di dollari" così si rivolge Clay al marinaio durante l'opera di convincimento per far partecipare il giovane all'inutile farsa. Soltanto che a volte si perde il controllo della realtà e delle vite degli altri e l'imprevista forza dei sentimenti dei due pseudo attori vanificherà gli sforzi del folle burattinaio, la finzione non diventerà realtà.
La messa in scena è destinata a rimanere quella che è, una leggenda, anche se il marinaio dovesse raccontare la storia così come l'ha veramente vissuta, chi gli crederebbe? è un paradosso che mister Clay non aveva calcolato.
Un'ora di bel cinema, Orson Welles con il personaggio di Clay oltre a sottolineare l'impotenza della superbia, con la sua immobilità ed il volto segnato, mette in risalto anche il devastante trascorrere del tempo.