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THE DEAD - GENTE DI DUBLINO regia di John Huston

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Marco Iafrate     10 / 10  12/12/2007 16:33:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un incanto! E' il 1907 quando lo scrittore Irlandese James Joyce a soli 25 anni scrive l'opera "Gente di Dublino", all'interno della quale prendono vita 15 racconti brevi dei quali l'ultimo, il più famoso, "I morti" contiene 10 pagine tra le più belle cui mi sia mai stato dato di leggere, quelle che chiudono il racconto. E' il 1987 quando il regista Statunitense John Huston all'età di 80 anni ormai gravemente malato, dirige il film "Gente di Dublino" tratto dall'omonimo libro e ne estrapola proprio l'ltimo racconto "The Dead" della durata di poco più di un'ora, e mi regala 10 minuti tra i più belli cui mi sia stato da assistere, quelli che chiudono il film. Straordinario adattamento dalla letteratura al cinema, fedele in tutte le sue parti, sia nei ristretti spazi interni che nella continuità dei dialoghi contestualmente teatrali, il film sembra indirizzato proprio ai lettori di testi letterari curiosi, all'uscita di un film che ne realizza l'adattamento, di vedere quanto la pellicola può reggere il confronto con il libro, questo è almeno quello che è successo a me. Lo spettatore mediante il punto di vista del protagonista Gabriel Conroy entra nella coscienza di tutti i personaggi che ruotano intorno a lui facendo cadere le maschere della solitudine tipiche della piccola borghesia meravigliosamente descritta in quel piccolo universo che è la casa della sorelle kate e Julia Morkan e della loro nipote Mary Jane dove si svolge l'intera vicenda. Come non rimanere incantati di fronte alla scena dello stupore sul volto di Gabriel quando vede la moglie Gretta commuoversi al suono di una triste canzone Irlandese intonata da un tenore ospite della casa, come non venire rapiti dalla straordinaria bellezza delle riflessioni di gabriel mentre guarda fuori la finestra la neve cadere, dopo il disperato racconto della moglie. ".....e l'anima gli si velava a poco a poco mentre ascoltava la neve che calava lieve su tutto l'universo, che calava lieve, come a segnare la loro ultima ora, su tutti i vivi e i morti". Per quanto riguarda la visione mi arrogo la presunzione di dare un consiglio a chi volesse vedere quest'opera per la prima volta e non ha mai letto il libro; guardatevi il film, poi leggete il racconto dal libro di Joyce e poi godetevi di nuovo il film, non lo dimenticherete più.