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ADDIO AL RE regia di John Milius

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  17/09/2009 14:04:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un sergente dell’esercito americano naufraga in Borneo durante la Seconda Guerra Mondiale.La spettacolare sequenza, che evidenzia le grandi doti tecniche di John Milius, rimane ben impressa nelle mente risultando uno dei momenti più emozionanti della pellicola.Inevitabile che la memoria corra immediatamente alle leggendarie onde di “Un mercoledì da Leoni”,sicuramente tra i lavori più celebri e riusciti del regista.
Il soldato,accolto dapprima in maniera ostile dalla popolazione indigena,riuscirà ad ingraziarsi la gente del luogo che lo eleggerà come proprio sovrano.Raggiunto dalla follia del conflitto e scoperto da due commilitoni,guiderà il suo popolo in battaglia,questa volta spronato a difendere ideali in cui crede ciecamente.
Ripreso anni dopo da Malick nel suo “La sottile linea rossa” il tema della diserzione e della fuga presso una civiltà primitiva,ingenuamente all’oscuro del dramma bellico che da lì a poco investirà anche quelle terre così paradisiache,tende a mettere in mostra la disperazione di un uomo che disgustato dall’orrore della guerra cerca di sottrarsene rinnegando utopisticamente la civiltà da cui proviene.La figura di Nick Nolte è molto adatta per il ruolo e finisce con il catalizzare tutte le attenzioni.Fotografia e lussureggianti ambientazioni sono il fiore all’occhiello di questa produzione nel complesso zoppicante.Milius tenta di trattare molteplici argomenti senza però mai realmente riuscire a colpire nel segno,a causa di dialoghi troppo superficiali che finiscono con l’introdurre e abbozzare parecchie materie di discussione limitandosi a farne un’analisi mai realmente ispirata e a tratti sin troppo elementare.”Addio al re” si riduce quindi ad essere un buon film d’avventura un po’ retorico nonostante le encomiabili ambizioni di partenza.