BlackNight90 7½ / 10 25/07/2010 03:43:53 » Rispondi Volare per Miike vuol dire trasformare la realtà in sogno, trovare una serenità interiore che nella frenesia della modernità è negata e abbandonarsi completamente ad essa, se necessario anche a costo della vita. E' un film che lascia belle sensazioni, calmo e rilassante (nella seconda parte anche troppo) grazie alla regia contenuta di Miike che non ha mai avuto bisogno di conferme sulla sua poliedricità. I protagonisti, come spesso accade nei suoi film, sono stranieri in una terra a loro sconosciuta: uno è un vecchio e insolito yakuza (dove s'è mai visto uno yakuza buffo!?), l'altro un giovane in carriera, personaggi che compieranno un viaggio prima fisico, sottolineato da una regia e un montaggio veloci nella prima parte e condito da qualche gag divertentissima, poi interiore, dove a dominare saranno i verdi paesaggi e la quiete. Diverso il loro destino, lo yakuza si libererà dal vincolo che lo legava al suo vecchio mondo, che gli impediva di liberare il suo vero essere e gli procurava incubi; il ragazzo impara a conoscere anche lui la sua natura, ma è ancora troppo legato alla società: a lui non rimane che sperare in un nuovo sogno. Film piacevole ma lontano dalle vette di Miike, da far vedere a chi crede che la sua poetica sia solo quella della violenza fumettara, cosa vera solo per una minuscola parte della sua sterminata produzione.