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SATANTANGO regia di Bela Tarr

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K.S.T.D.E.D.     9 / 10  16/03/2010 15:47:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La summa del cinema di Béla Tarr.
Il regista ungherese con questo Satantango porta la sua poetica ad un livello ancor più alto, un livello definitivo ed in tutta probabilità non più raggiungibile. Dai classici e, per un regista del genere, limitanti 120-140 minuti, si passa ad una durata di 450 minuti, durante i quali Tarr esaspera e dilata come mai prima d'ora i codici strutturali del suo cinema. I tempi lenti diventanto lentissimi, i suoi classici long take vengono spinti fino ai limiti massimi permessi dalla pellicola (v. la scena delle danza sulle note del tango di Satana), le atmosfere tipicamente grigie diventano se possibile ancor più grigie e le anime perse sull'orlo di un inferno terreno qui sembrano abitare quell'inferno già da parecchio tempo. Chiunque abbia visto le precedenti pellicole del regista credo possa farsi un'idea di cosa 450 minuti possano significare se c'è lui dietro la macchina da presa.

Il risultato finale è davvero strepitoso. E' un'opera imponente, coraggiosa, lucida nell'inquadrare con precisione chirurgica i personaggi per tutta la sua durata. Si ritrovano anche tutti gli aspetti emozionali delle pellicola del regista ungherese, da quel tipico smarrimento temporale a quell'altrettanto tipico senso di sfacelo umano che lo spettatore non può fare a meno di assorbire dai protagonisti che si aggirano per lo schermo; dall'inquietudine derivante da quel realismo senza compromessi ma, al tempo stesso, paradossalmente surreale al fascino magnetico delle immagini, o, meglio, di quelle classiche sequenze tarriane dai ritmi eufemisticamente esasperati. A tal proposito, si consiglia fortemente di visionare altre pellicole del regista prima di avvicinarsi a "Satantango", in particolar modo "Damnation" e "Le armonie di Werckmeister", entrambi meravigliosi.

Si potrebbero trarre un saggio sulla condizione umana, un manuale di tecnica cinematografica ed un libro sul linguaggio filmico da quest'opera, oltreché dall'intera filmografia del regista, quindi è inutile dilungarsi in questa sede senza l'intenzione di scrivere per ore.