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THE ACID HOUSE regia di Paul McGuigan

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  17/02/2009 14:13:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se Ken Loach avesse abusato in gioventù di droghe e alcol probabilmente avrebbe girato un film simile.Le ambientazioni infatti sono quelle che il regista scozzese utilizza di solito,gli argomenti quelli di cui abitualmente si occupa,ma in questo caso tutto viene rielaborato come se ci se trovasse all’interno di un folle incubo scatenato da un trip di potenza devastante.
“The Acid House” è tratto da tre racconti presenti nella raccolta “Ecstasy” ,ad opera di Irvine Welsh e segna il debutto alla regia dell’attualmente emergente Paul McGuigan.
Suddiviso in tre episodi,racconta quella Glasgow sottoproletaria in cui personaggi disperati e senza via d’uscita cercano di sottrarsi allo squallore quotidiano con scarsi risultati.
Nel primo delirante episodio un ragazzo incappa in una giornata da incubo,la sua vendetta sarà terribile anche se conclusa da un epilogo altrettanto poco piacevole.Nel secondo un pavido ometto subisce passivamente i tradimenti della moglie e soprattutto le vessazioni del grezzo vicino di casa che aspira a rubargli tutto ciò che possiede.Il terzo,forse il meno originale con tema di partenza già sfruttato abbondantemente ma poi sviluppato con massicce dosi di cattivo gusto,racconta del passaggio della mente di un tossico “bruciato” e lussurioso in quella di un neonato,con tutte le conseguenze grottesche del caso.
Il voler apparire a tutti i costi sopra le righe e trasgressivi,mettere in mostra un cinismo difficilmente digeribile in più punti ,condendo il tutto con un turpiloquio onnipresente finisce con il rendere eccessivo il risultato finale,a tratti quasi fastidioso.Ciò che infatti funziona sulla pagina ,perché immaginato e creato attraverso la nostra fantasia, qui perde di fascino,propinatoci in maniera brutale ed a tratti molto gratuita.Nel complesso non si può definire un pessimo lavoro,ma nemmeno particolarmente riuscito anche perché dell’ironia beffarda di Welsh non vi è traccia,se non in rarissimi spunti.Buona la colonna sonora che annovera Chemical Brothers,Death in Vegas,The Verve,Nick Cave e molti altri.Infine appare doveroso specificare che con “Trainspotting” non c’entra nulla.
andreajunkie  22/03/2020 12:42:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Comunque il film è tratto da "Acid House" e non da "Ecstasy", giusto per mettere i puntini sulle i ;)