Terry Malloy 7½ / 10 14/09/2011 18:42:30 » Rispondi Comprensibile che l'uomo Truffaut provasse fascino e interesse per la vicenda di Victor. Il Truffaut bambino, orfano, l'Antoine Doinel de "I 400 Colpi" cerca di comprendere, con rara umanità, la vicenda di un selvaggio completamente estraneo al sociale, alla cultura del suo tempo. Questo è un film che probabilmente fu sentito molto dal cineasta, un film a totale vocazione personalistica. Infatti è riuscitissimo da un punto di vista tecnico e contenutistico, ma non riesce minimamente ad appassionare. Sembra più fatto per sè, che per il pubblico. Ovviamente è un gran film, la sequenza finale basta a tributargli un posto d'onore nella filmografia francese, tuttavia lo trovo di scarso interesse, per la noia della narrazione e del girato. Di Truffaut preferisco altri lidi, questa è una sperimentazione troppo solipsistica per incontrare il mio consueto favore.