LE MELE DI ADAMO regia di Anders Thomas Jensen

In primo luogo io non parlerei di un percorso di redenzione per Adam (com'è stato accennato sotto)..ma di un semplice cambiamento di "direzione", in altre parole non fa che aderire ad una diversa ideologia ma pur sempre d' ideologia si tratta. Attraverso l' assurdo, a mio avviso, emerge con molta chiarezza quella che è la misera condizione umana: costretti ad aggrapparci ad una fede per poter andare avanti (laddovè anche la scienza si arrende- rappresentata dal medico, crudo sino all' inverosimile). Per quanto possiamo sforzarci.. la Realtà resta una x inconoscibile... di qui la scelta di contrappore Cristianesimo e Nazismo non poteva essere più efficace. Cosa ci resta se non scegliere perlomeno quale causa sposare- un obbiettivo qualsiasi da raggiungere quale una torta di mele? Anche di questa prerogativa sembra essere privato l' uomo.. poichè Adam è portato quasi involontariamente e dalle circostanze in cui si ritrova al cambiamento (la scelta della torta di mele nasce addirittura come provocazione).
La genialità del film sta nel condurre lo spettatore da una facile derisione del pastore "spostato" ad una vera e propria presa di coscienza dell' immobilismo a cui saremmo portati se di fronte alle grandi tragedie non reagissimo con lo stesso folle ottimismo (la situazione degenera anche per gli altri personaggi quando Ivan perde la speranza o comunque la vogliate definire).
In definitiva trovo che l' unico obiettivo del film sia di offrire uno sguardo disincantato sull' esistenza, al di sopra del bene e del male (concetti che in fondo non sono così chiari e netti)..ma questa è solo un' interpretazione.