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A BITTERSWEET LIFE regia di Kim Jee-Woon

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  07/05/2012 14:11:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il boss gli intima di sorvegliare la nuova fiamma che teme lo tradisca con un uomo più giovane.Sun-Woo ,da attento e fedele braccio destro esegue,pedina e inevitabilmente scopre gli sgradevoli altarini.Sopraffatto dai sentimenti non potrà portare a compimento l'incarico determinando così la sua condanna a morte.
Tutto già visto?si,ma solo in parte,perché trattasi di quel cinema asiatico sempre efficace nello spingersi oltre la banale forma e di un regista come Kim Jee-Won,elegante e raffinato,un esteta che dalla materia saccheggiata tira fuori qualcosa di ugualmente originale e soprattutto avvincente.
Un gangster-movie dove le motivazioni sono legate alla parola racchiusa in codici non scritti,statuti malavitosi che non ammettono indulgenza nel momento in cui vengono infranti.Tanto che i quesiti dei due antagonisti restano a vagare nell'aria,le risposte sono ovvie e non vi è bisogno di sprecare fiato per dare importanza a ciò che è risaputo.Come non vi è necessità di gonfiare alcuna emozione,Kim Jee-Won sa di avere in mano una struttura esile che farcita a dovere dei suoi virtuosismi ,al servizio di una mirabolante spietatezza, funziona lo stesso a meraviglia.
Poche parole e tante legnate,sparatorie a frotte e botte da orbi,personaggi rozzi altrettanto rozzamente delineati,un protagonista in apparenza glaciale e tanto basta per far quadrare il cerchio in questo poema del proiettile che trova ancora una volta nel tema della vendetta,declinato ad hoc dal sempre fervido cinema coreano,terreno fertile per la mattanza intervallata da brevi stacchi in cui il vento del cuore è pronto a spazzare ogni certezza.
Finale notevole e interpretabile,sicuramente ideale nel limare qualche indiscutibile iperbole action.