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IL GIARDINO DI CEMENTO regia di Andrew Birkin

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Numenoreano     7½ / 10  28/09/2012 19:29:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una modesta famiglia di periferia, con i suoi normali problemi e le incomprensioni, si ritrova in poco tempo allo sbando per la perdita quasi contemporanea dei genitori. Questo mette in luce tutti i problemi della difficoltosa crescita di Jack, Julie, Sue e Tom. Crescita avvenuta oltretutto in un contesto urbano inumano, periferico socialmente oltre che geograficamente, fatto di macerie e calcestruzzo.
Così l'omossessualità del piccolo Tom non verrà repressa da un padre rigido, come neanche le pulsioni incestuose di Jack e Julie.


E' sorprendente quanto questa pellicola si mantenga sì drammatica, ma anche elegante e romantica, nonostante la pesantezza dei temi trattati. Il pregio del regista sta nel raccontare con un occhio mai critico, quasi documentaristico, mettendo in scena le spinte emotive quasi bestiali di un gruppo di fratelli ridotti troppo presto a dover cercare un nuovo equilibrio in famiglia.
Perché le donne, per convenzione sociale, possono infilarsi i pantaloni ed invece gli uomini non la gonna? Julie se lo chiede e Jack, privo di filtri sociali ma anche di ipocrisie, non sa rispondere.
E' sempre giusto reprimere un'emozione, un giardino come metaforicamente fa il padre, in nome dell'ordine ad ogni costo, anche se ottenuto con la brutalità di una colata di cemento?
Il regista se lo chiede, io non so rispondere.