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IL GIARDINO DI CEMENTO regia di Andrew Birkin

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laconico     8 / 10  19/04/2009 11:54:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è uno di quei films che rimangono nascosti negli archivi, che nessuno rispolvera (forse perché eticamente scomodi) e che pochi vedono. Peccato. Va detto subito che, data la spinta morbosità e il carattere esplicito di certi passaggi, la pellicola può risultare a tratti persino disturbante.
E' un film che trasuda malattia morale, grottesco solo in pochi punti, in realtà fotografa il dramma di una famiglia che, una volta morti i due genitori, cerca e trova nuovi equilibri, per quanto aberranti. Il disagio della periferia degradata; l'abbandono di un'umanità che, isolata in sé stessa, diviene un mondo a parte; la lotta con catarsi finale di quattro ragazzi alle prese con le proprie incoffesate pulsioni interiori... il tutto armonizzato senza retorica né tentazioni moralistiche. E' un dipinto efficace e desolato, ricco eppur dimesso. Senza fronzoli. Visivamente bellissimi i flashbacks sull'infanzia, sequenze di svago sulla riva del mare, in una patina che sa d'antico, tra cieli minacciosi e aquiloni in balia del vento, elementi che si caricano di una forte valenza psicologica e simbolica. Per me il voto alto è assolutamente meritato.